Crisi di governo, i bolognesi: "È ora di pensare al bene dell’Italia"

Cittadini delusi dalla caduta di Draghi e dal ritorno al voto: "È incredibile dover andare alle urne in un momento così difficile"

Bologna, 23 luglio 2022 - Con le dimissioni di Mario Draghi è finito il quinto governo in otto anni. Può sembrare strano, ma l’Italia in 14 anni ha avuto 14 differenti esecutivi. Un’instabilità, soprattutto quella attuale, che i cittadini cominciano ad accusare con sentimenti diversi.

Elezioni, la parola ai bolognesi
Elezioni, la parola ai bolognesi

"Per l’ennesima volta cade un governo perché i partiti non trovano compromessi", dice Pierpaolo Vecchi. Poi aggiunge: "In ballo ci sono priorità come il sostegno alle famiglie per la crisi energetica e gli obiettivi del Pnrr". E un discorso simile lo fa anche Samuele Vona: "Crisi di governo in un periodo troppo scomodo, all’orizzonte ci sono la guerra in Ucraina, la pandemia non ancora risolta e i fondi del Pnrr, ora a rischio". Edoardo Vilella, invece, da uno sguardo al futuro prossimo, a quello che potrebbe accadere dopo il 25 settembre: "Temo la vittoria del centrodestra, perché continuerà a perdere di vista noi giovani". In disaccordo con la fine della legislatura Draghi c’è anche Donatella Bandinu: "Ci mancava solo questa, ora credo che sia davvero difficile trovare un’altra persona che abbia le competenze dell’ex presidente della Bce".

Francesco Mafaro, poi, sottolinea il paradosso della crisi: "Come si può aprire una crisi di Governo sull’approvazione di decreti che prevedono aiuti economici per il popolo? Ahimè, però, essendo una Repubblica democratica non possiamo fare altro che accettare anche questo". Giancarlo Campolmi, invece, bacchetta i protagonisti: "Ma come si fa in un momento così difficile? Io mi auguro davvero che adesso comincino a pensare realmente al Paese e non solo alle poltrone". E sulla campagna elettorale estiva?

"Mi farò i miei giorni di mare – precisa Renato Rubini – e se riesco dedicherò qualche giorno ai comizi elettorali che verranno organizzati". Claudio Conti, invece, è preoccupato dalla ressa che potrebbe crearsi a causa dei comizi: "Con questo caldo e in questo periodo servirà molta moderazione". Sarà la prima campagna elettorale che, probabilmente, seguiremo in costume da bagno".

 

 

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