Igd alla missione del rilancio: "Più business e giù il debito"

La nuova governance del colosso del settore immobiliare retail: obiettivo equilibrio in bilancio

Igd alla missione del rilancio: "Più business e giù il debito"

Igd alla missione del rilancio: "Più business e giù il debito"

"Abbiamo il compito di allineare le performance di bilancio e di mercato alla patrimonializzazione della società e alla sua capacità di generare cash flow". Per il nuovo cda della bolognese Igd (Immobiliare grande distribuzione) – colosso italiano del settore immobiliare retail, dai supermercati ai centri commerciali – il mandato è chiaro: rilanciare l’azienda riportando il bilancio in equilibrio. "È lo slogan sul quale ci muoviamo – detta la linea il neo presidente Antonio Rizzi –. Naturalmente dobbiamo fare i conti con il passato e con la posizione attuale della società, ma questa è la direzione di marcia. E c’è un dato nuovo: il sostegno attivo degli azionisti più significativi, che hanno deciso di impegnarsi in modo importante nel rilancio di Igd".

La nuova governance della società rappresenta una chiara rottura col passato, quali sono le motivazioni di questa scelta?

"Igd deve vivere una fase nuova, che chiuda la stagione delle emergenze attraversate nel passato: penso al Covid (con mesi di chiusure forzate dei centri commerciali) e all’innalzamento dei tassi (con conseguenze fortissime sulle valutazioni patrimoniali). La nuova governance è espressione del desiderio degli azionisti di un cambio di passo, nel segno del dinamismo, di una valorizzazione degli asset e di un allargamento degli orizzonti. Il nuovo cda è chiamato a essere motore e interprete attivo di questa nuova prospettiva".

Come?

"I contenuti analitici della nostra azione saranno espressi dal nuovo piano industriale, quello che ci governa è in scadenza quest’anno, ma ci sono tre punti fondamentali: in primis il ritorno al business in maniera più decisa e all’equilibrio tra finanza e gestione patrimoniale. Non possiamo fare solo finanza, ma dobbiamo miscelarla con la redditività del patrimonio in modo più opportuno. Poi, la necessità di intercettare le opportunità di mercato in termini di sviluppo e di integrazione".

Roberto Zoia, diciotto anni da direttore del patrimonio, ora amministratore delegato di Igd. Quali saranno gli step del piano di rinnovamento?

"La mia esperienza da direttore del patrimonio mi permette di dire che il core business della società e i suoi asset possono dare buonissimi risultati e rappresentare una leva per la crescita. Ma c’è anche un aspetto legato ai conti, che purtroppo stanno scontando l’indebitamento sviluppato con la crescita dei tassi. Dunque le mie priorità sono due: da una parte rimettere a punto le leve di miglioramento del business e dall’altro una politica progressiva di riduzione del costo del debito".

Come va il settore?

"In Italia parliamo di 1.200 centri commerciali e 40mila negozi. Igd è un benchmark di mercato e come performance è in linea con tutte le grandi aziende. Il 2023 ha segnato il completo recupero rispetto agli anni del Covid. Le vendite degli operatori sono cresciute del 2,4% sul 2022 e soprattutto dell’1,2% sul 2019. Dobbiamo fare sì che questi dati siano ben apprezzati sui mercati, che dagli anni della pandemia vedono il retail come un prodotto che può avere rischi. Che il Covid sia alle spalle lo dimostra anche l’arresto delle vendite online dopo una crescita esponenziale. Il nostro, invece, è un prodotto che ha mostrato resilienza, sotto il profilo della tenuta siamo sereni. Aggiungo che la cessione (perfezionata martedì, ndr) di un portafoglio immobiliare di 258 milioni (otto ipermercati, tre supermercati e due gallerie commerciali) a investitori americani ci dice che da oltreoceano è tornato l’appetito sul retail. L’interesse che stanno mostrando i grandi player ci fa ben sperare anche in funzione di qualche operazione straordinaria di aggregazione, sarebbe un buon risultato per il recupero dei valori della società".

Quali azioni metterete in campo per fare sì che Igd torni a esprimere il proprio valore anche in Borsa?

"Intanto va detto che Igd è la più grande real estate company d’Italia, rappresentiamo quasi il 50% nel listino real estate quotato e oltre il 70% delle SIIQ. A noi spetta il compito di fare capire qual è il valore reale della società. Bisogna essere visibili, trasparenti con gli stakeholder e rappresentare gli sforzi che stiamo facendo. Ciò ci aiuterà a recuperare livelli più reali rispetto all’attuale corso di borsa, che è iper penalizzante per la nostra società".

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