Il centro fa il pieno, ma le misure funzionano

Un fiume di gente ha affollato la ‘T’. Al Quadrilatero, in Galleria Cavour e al Mercato delle Erbe il piano dei controlli ha evitato il caos

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di Francesco Moroni

C’è una coppietta che si scatta un selfie davanti all’albero di Natale, con i due che si abbassano la mascherina giusto il tempo di un bacio. C’è una famiglia che esce da un negozio di giocattoli, con il bimbo che sfoggia il suo nuovo regalo come se fosse un trofeo. C’è un gruppetto di ragazzi, davanti a Salaborsa, che si lascia andare a una gara di break-dance. E qualche adolescente che, come al solito, si spintona e prende a insulti. C’era, ancora una volta, tutta Bologna ieri in centro. Se fosse un esame scolastico, con ogni probabilità i professori non ci penserebbero due volte a rimandare tutti a settembre. Solo che non siamo in aula, non c’è la possibilità di recuperare fra qualche mese: siamo nel weekend che apre alle festività natalizie, e a giudicare dalla marea umana che ha invaso il centro e i maxi-assembramenti che si sono visti nelle vie e nelle piazze, l’ultimo banco di prova prima di un Natale a strisce rosse e arancioni non è sembrato in linea con le direttive anti contagio.

Ciò che sembra aver funzionato, invece, sono le nuove misure introdotte da Comune e commercianti nei punti caldi: il flusso al Mercato delle Erbe, intorno all’ora di pranzo è stato regolare e senza intoppi. Ha funzionato il lavoro dei vigilanti che agli ingressi hanno smaltito le code e aiutato le persone più anziane. Hanno funzionato le transenne al Quadrilatero, quelle volute per distinguere al massimo le code davanti alle botteghe e i cittadini intenti a passeggiare. Hanno funzionato i controlli delle forze dell’ordine nei varchi di accesso, come in Galleria Cavour, dove nonostante le tante presenze la situazione è rimasta sotto controllo. Ciò che non funziona ancora, forse, è la prospettiva di dover fare dei sacrifici per non ritrovarsi nuovamente impreparati con l’arrivo della terza ondata.

"Siamo nel fine settimana prima di Natale, con le chiusure in arrivo è normale che la gente sfrutti gli ultimi giorni disponibili per uscire e fare regali", commentano alcuni cittadini. "Noi stiamo lavorando bene, stiamo attenti alle norme. Non potremo restare aperti a ridosso del 24 e quindi ci stiamo concentrando in queste giornate: credo sia normale vedere tutta questa gente in giro", fa eco la sponda dei commercianti, in particolare Dario De Paz, nello storico negozio di abbigliamento in via Ugo Bassi. Quello che non sembra troppo normale in periodo di pandemia, però, sono le persone che passeggiano ancora con la mascherina abbassata, sotto al naso o sotto al mento, dopo mesi e mesi di lezioni su quanto sia importante l’uso corretto dei dispositivi. Mancano pochi giorni a Natale e probabilmente la transumanza non si vedrà più in centro, ma le scene viste ieri sono sembrate le stesse già viste nelle settimane precedenti e criticate da tutte le istituzioni.

Transumanza, appunto: la stazione non ha ancora vissuto un ‘pienone’ particolare, ma il grosso dei viaggiatori si sposterà oggi, con i biglietti dei treni già andati a ruba da tempo. Tanti cittadini - tra studenti e lavoratori - torneranno nei propri Comuni di residenza per le feste, lasciando una città almeno parzialmente svuotata. Nella speranza che, al ritorno, il nuovo anno porti meno assembramenti e più senso di responsabilità.

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