Il cinema parla ai giovani, tra guerra e clima

Il festival ‘Youngabout’ si sposta online su MyMovies: il mondo visto con gli occhi degli adolescenti, anche attraverso preziosi laboratori

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di Pierfrancesco Pacoda

Per non rimpiangere le folle di studenti che riempivano la mattina le sale cinematografiche, in occasione della proiezione dei film del festival Youngabout, interamente dedicato al pubblico giovane, la rassegna bolognese dal respiro internazionale, arrivata alla quattordicesima edizione, si sposta sul web. La programmazione, come sempre ricchissima, approda infatti dal 15 al 20 novembre sulla prestigiosa piattaforma online mymovies.it, che, pur non potendo replicare il piacere della fruizione collettiva, consentirà a un numero molto più ampio di ragazzi di quello che i cinema cittadini potevano contenere, di partecipare a questa avventura culturale.

Come sempre, la selezione delle pellicole riflette una dimensione planetaria del sentire adolescenziale, con alcune prime visioni e uno sguardo rivolto su produzioni di Paesi che spesso sfuggono al grande mercato, grazie anche ad alcune importanti collaborazioni, come quella con il movimento ecologista Fridays for Future.

Temi, quelli dello sviluppo sostenibile, affrontati in una delle anteprime della rassegna, Phantom Howl Forest, della regista estone Anu Aun, che racconta l’impegno di una bambina di dieci anni per salvare dall’incombente speculazione edilizia una grande foresta incontaminata, dove vive una specie misteriosa di gufi. Mentre il tedesco Too Far Away, diretto da Sara Winkenstette porta lo spettatore in una città destinata a essere distrutta, perché eretta proprio dove deve essere scavata la più grande miniera di lignite della nazione. Avventure dai risvolti ‘verdi’, che si intrecciano con passioni, amicizie, relazioni famigliari che restituiscono un’immagine non stereotipata dell’universo giovanile, segno identitario sin dagli esordi delle opere che Youngabout propone. Attraversando una gamma molto ampia di sentimenti e di diverse ambientazioni temporali.

Così A Russian Youth, del russo Alexander Zolotukhin, allievo di Aleksandr Sokurov, che ha prodotto il film, si svolge negli anni drammatici della prima guerra mondiale vista attraverso gli occhi di un adolescente che si ritrova, da un giorno all’altro in una trincea, a combattere in prima linea contro l’esercito tedesco. Il suo acuto senso dell’udito lo trasformerà, suo malgrado, in una risorsa preziosa durante le battaglie. Il regista ha scelto un metodo narrativo che alterna immagini di ricostruzione storica dei combattimenti con riprese di un concerto di un’orchestra di musica classica in un teatro di San Pietroburgo. La solennità delle partiture amplifica la consapevolezza della follia di ogni conflitto, specie quando coinvolge soldati poco più che bambini.

Anche in questo anno caratterizzato dall’emergenza per il dilagare del virus, il Festival ha organizzato i suoi consueti laboratori sull’arte del cinema, in collaborazione con alcune scuole cittadine guidando, con la metodologia della didattica a distanza, gli alunni a produrre dei cortometraggi (visibili sulla piattaforma Vimeo) come a.F e d.F, la vita prima e dopo Fellini, interamente ideato e girato dagli studenti del liceo Artistico Arcangeli. Anteprima il 9 novembre dalle 16 alle 18, sulla pagina Facebook del festival, in collaborazione con l’Istituto Parri, con il seminario Cinema e Storia. Il programma completo è su www.youngabout.com.

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