FEDERICA GIERI SAMOGGIA
Cronaca

Bologna, il futuro dell’Ippodromo: al via un’analisi per i nuovi utilizzi di via dell’Arcoveggio

Nomisma incaricata di stilare un report di pre-fattibilità tecnica. Non si conoscono però le ipotesi in ballo. La consigliera Zuntini (FdI): "Poca trasparenza. La giunta deve spiegare le proprie intenzioni"

L’ippodromo dell’Arcoveggio, inaugurato nel 1932, è di proprietà del Comune

L’ippodromo dell’Arcoveggio, inaugurato nel 1932, è di proprietà del Comune

Bologna, 26 maggio 2024 – Sessantamila euro a Nomisma per un’analisi di "pre-fattibilita tecnico-economica per nuove destinazioni funzionali" dentro all’Ippodromo, da consegnare entro 60 giorni al Comune. Stesura delle linee di indirizzo emerse dal percorso di programmazione condivisa per la gestione dell’area, che ha visto tre incontri e la partecipazione di 121 cittadini. Primi step sul futuro dell’Ippodromo, area da oltre 15 ettari tra le vie Corticella, Arcoveggio e Bassanelli.

A giugno 2025, infatti, scade la gestione affidata, dal 1991, a Hippogroup Cesenate. Con un affitto, fissato nel 2022, a 124.400 euro per l’Ippodromo e a 127.958 euro per la sala giochi. Partendo dall’operazione Nomisma, con una determina dirigenziale del Patrimonio del 23 maggio, il Comune bussa alla società di studi economici per "indagare le possibili opportunità di riconversione degli spazi in un prossimo futuro – si legge nella determina –, verificando i fabbisogni emergenti e delineando uno scenario di riqualificazione e sviluppo alternativo con le relative condizioni imprescindibili di sostenibilità e fattibilità tecnico-economica".

A sborsare gli euro è la Fondazione del Monte, a cui il Comune "ha inviato la richiesta di disponibilità all’erogazione di un contributo" ad hoc. Infine, sempre da determina, Nomisma dichiara "la propria intenzione di ricorrere al subappalto" per l’analisi.

Passando alle quattro pagine di linee guida, si evidenziano alcuni aspetti. Intanto i vincoli: l’area è quasi tutta sotto tutela della Soprintendenza, gli interventi di riqualificazione "non potranno gravare sulle finanze comunali".

Infine, la famosa Sala Bingo su via Arcoveggio, alla scadenza della concessione, "non potrà essere mantenuta" in virtù delle norme per il contrasto della ludopatia. Le proposte dei cittadini riguardano: chiusura alle auto del cancellone su via Corticella, creazione di un percorso interno che colleghi meglio l’Ippodromo con la biblioteca Casa di Khaoula e, per quanto riguarda l’elementare Acri, sistemazione del cancello di accesso e dell’area verde.

Sul futuro dell’Ippodromo, interviene la consigliera di Fratelli d’Italia Manuela Zuntini, che accusa "la Giunta di non aver ancora fatto sapere quali intenzioni abbia nonostante la scadenza della concessione sia dietro l’angolo. Il Comune ha avviato un percorso di programmazione condivisa che ha portato alla definizione di alcune linee di indirizzo per la gestione che, dato il forte vincolo finanziario, sono abbastanza generiche. Oltretutto non risulta siano ancora state recepite, come previsto, dal Consiglio del Quartiere Navile".

Nel frattempo, osserva Zuntini, c’è l’affidamento a Nomisma senza citare, nella determina, "il percorso fatto con i cittadini". "C’è una totale assenza di chiarezza e trasparenza del Comune", insiste. Si avvia "un percorso partecipato i cui esiti devono ancora essere recepiti dall’Amministrazione e si affida a Nomisma un’analisi di prefattibilità di non si sa quali nuove destinazioni d’uso. Infine, nessuna notizia da Comune e Regione sul campus della formazione tecnica, sponsorizzato da Confindustria, Alma Mater e Fondazione Aldini Valeriani, che a giugno 2023 sembrava dato per ‘fatto’".