Il GioVanna a Medicina riparte in sicurezza

La macchina sanificatrice garantisce la pulizia delle sale Il titolare Andalò: "Donati pure cento pasti al Maggiore"

Migration

I ristoranti ripartono anche nell’ex zona rossa di Medicina, cercando di mettere in atto le prescrizioni sanitarie e con l’entusiasmo del primo giorno di lavoro. Nello storico locale ‘GioVanna’ il titolare Claudio Andalò ha installato una macchina sanificatrice simile a quelle usate per igienizzare le ambulanze durante l’emergenza. "Mi è costata quanto una Mercedes – ironizza il ristoratore –, ma ne è valsa la pena. La macchina indica la percentuale dei batteri negli ambienti, che è ridotta a meno del minimo. Inoltre nei tavoli da 12 ho previsto al massimo 4-6 persone. Il distanziamento è assicurato e anche la salubrità del locale. I miei clienti devono poter mangiare in tranquillità, sapendo che tutto è studiato affinché loro siano al sicuro".

Anche la veranda è una soluzione messa in atto da Andalò: "Ne abbiamo creata una con i tavoloni distanziati e spaziosi. La sicurezza per me è la cosa più importante, al pari della qualità delle pietanze".

Il ristorante GioVanna, durante l’emergenza, ha assicurato le consegne a domicilio in buona parte della provincia e in città. Sul fronte della solidarietà, inoltre, Andalò si è distinto recentemente per una grossa donazione all’ospedale Maggiore. Il ristorante ‘GioVanna’ ha infatti offerto 100 pasti (100 porzioni di lasagne e altrettante di gustoso spezzatino) agli infermieri. Quando Andalò ha consegnato le pietanze ad attenderlo c’era il chirurgo Giampiero Ucchino. "Ci siamo chiesti – spiega il titolare di ‘GioVanna’ – cosa potevamo fare per chi deve sopportare turni massacranti. La generosità che esprimono queste persone con la concretezza dei loro gesti al servizio dei pazienti, doveva, da parte nostra, essere premiata in qualche modo. Quando abbiamo portato i pasti c’era anche il dottor Ucchino in veste di cameriere". Andalò ringrazia la dottoressa Evita Zoni: "La sua collaborazione è stata fondamentale per permettere la consegna al personale sanitario".

La storia culinaria della famiglia Andalò continua ormai da mezzo secolo sul territorio di Medicina: "Una volta il nostro ristorante si chiamava Cacciatori, poi in onore di mia madre, che ancora lavora con noi, abbiamo cambiato il nome in ‘GioVanna’. In cucina non abbiamo uno chef, ma l’esperienza di una famiglia che fa ristorazione da una vita. La nostra passione si può apprezzare in ogni piatto".

Matteo Radogna

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro