Il responsabile: "Nel mirino anche autismo e Alzheimer"

Il direttore Barbara: "Studi stanno evidenziando come il microbiota influenzi anche il cervello".

"C’è una famiglia che ha rivisto la luce, il lato umano in questa vicenda è davvero importante". Giovanni Barbara, direttore del Centro trapianti microbiota del Sant’Orsola, parla così della terapia testata con successo sul piccolo paziente di tre anni arrivato con la sua famiglia dalla Bosnia.

Professor Barbara, innanzitutto può spiegare con parole semplici che cos’è il microbiota?

"Il microbiota è un insieme di batteri, funghi e microrganismi che hanno la massima concentrazione nell’intestino. Si nutre di ciò che mangiamo, ci aiuta a digerire alcune fibre, a produrre vitamine, e comunica col nostro corpo attraverso segnali chimici, producendo sostanze che ci fanno bene. Queste sostanze liberate, vengono trasportate dal sangue lungo tutto il corpo, arrivando anche al cervello".

Nel caso del bambino bosniaco, come ha funzionato il trapianto?

"La leucemia e il trapianto di cellule staminali hanno causato un’alterazione del microbiota, contribuendo al rigetto. Di conseguenza, le cellule immunitarie trapiantate nel bimbo si erano ’ribellate’, diventando dannose e attaccando tessuti e organismi. Con il trapianto di microbiota, questo torna in salute e dà un segnale alle staminali tale da farle smettere di aggredire il sistema immunitario del bambino".

Quali malattie legate all’intestino si possono curare con il microbiota?

"Ci sono ormai esperienze consolidate per patologie infiammatorie, morbo di Crohn, colite ulcerosa e colite da clostridium, oltre all’intestino irritabile: queste sono le indicazioni principali, con risultati ottimi"

A che punto siamo con la cura di altre patologie, non legate all’intestino?

"Non sono esperienze direttamente nostre, ma c’è evidenza di un approccio per patologie extra intestinali, che danno interessanti indicazioni future. C’è un incoraggiante trial clinico sulle malattie dello spettro autistico, mentre su patologie come il Parkinson e l’Alzheimer il collegamento tra microbiota e la sua disfunzione è da tempo evidenziata, ma non ci sono ancora evidenze che siano un’arma vincente".

a. bo.

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