Il ricordo di Casini: "Uomo buono e onesto. Ha segnato un’epoca"

ll senatore: "Ci lascia una lezione di vita piena di stile e rispetto per gli altri. Ha amato la città e l’Italia, impegnandosi nel settore scolastico ed educativo".

Il ricordo di Casini: "Uomo buono e onesto. Ha segnato un’epoca"

Il ricordo di Casini: "Uomo buono e onesto. Ha segnato un’epoca"

La sensazione è quella di aver perso un punto di riferimento che sembrava non dovesse venire mai meno. "Un gran signore" sottolinea il senatore Pier Ferdinando Casini. "Giancarlo ci lascia una lezione di vita piena di stile e di rispetto per gli altri – prosegue Casini – e chi lo ha conosciuto bene, come me che con lui ho condiviso anni di intenso impegno politico, non può non sentire in queste ore una struggente mancanza, nel ricordo di un uomo buono e onesto. Ha amato Bologna e il suo Paese che ha lungamente servito, in particolare impegnandosi nel settore scolastico ed educativo". Un impegno iniziato negli anni Cinquanta sotto le insegne dello scudocrociato, partito in cui ha sempre militato fino allo scioglimento avvenuto nei primi anni Novanta. "Giancarlo è stato un grande protagonista della vita bolognese – aggiunge Casini –. Ricordo ancora i suoi racconti della campagna elettorale per le amministrative che fece accanto a Dossetti nel 1956, quando l’avversario era il sindaco uscente comunista Giuseppe Dozza". Due anni dopo quella storica campagna elettorale, che la Dc perse a testa altissima, Tesini entrò per la prima volta a Palazzo d’Accursio come consigliere (proprio in sostituzione di Dossetti), per rimanervi per quattro mandati consecutivi fino al 1975.

Nel frattempo come dirigente politico aveva iniziato a scalare tutti i gradini più importanti e dal 1972 e fino al 1992 fu ininterrottamente deputato e tre volte ministro. "È stato a lungo leader storico della Dc bolognese dagli anni ‘70 ai ‘90 e pure un nome molto rilevante a livello nazionale, in particolare durante la segreteria Piccoli, come dirigente della formazione e della scuola del partito – ricorda ancora Casini –. E ci fu lui a ricevere Giovanni Paolo II nel 1982 quando per la prima volta il Santo Padre venne in vista pastorale nella nostra città. Giancarlo è stato veramente un uomo che ha segnato un’epoca. Un’epoca che lui stesso aveva visto tramontare come capita ai tanti che hanno il privilegio di vivere così a lungo come lui. Forse i giovani non se lo ricordavano, ma per chi ha qualche anno in più il suo nome ha significato molto".

Come ha significato tanto per la pallacanestro. E per la Fortitudo in particolare. Tesini è stato a lungo presidente della squadra di via San Felice e ha avuto importanti incarichi in Legabasket (anche qui presidente) e nella Federbasket (vicepresidente). Per i biancoblù c’è sempre stato, anche nei momenti più difficili e bui, come ha sempre cercato di non perdersi una partita al PalaDozza, anche nei tempi più recenti. "Ecco, per la Fortitudo abbiamo sempre litigato..." ricorda Casini, sfegatato tifoso della Virtus, con un sorriso di rimpianto per quelle discussioni sulla pallacanestro.

a. z.

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