"Ilip, i facchini della Cfp saranno ricollocati"

La coop modenese ha ribadito il suo impegno nel tavolo di ieri in Città metropolitana. Assente l’azienda di Bazzano

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Il cerino torna di nuovo in mano alla Cfp, alla Cooperativa facchini e portabagagli di Modena, nella dura vertenza per la ricollocazione al lavoro degli 80 dipendenti di questa coop, impegnati fino ad una settimana fa nei servizi di carico e scarico delle merci nello stabilimento della Ilip di Bazzano-Valsamoggia.

Questa in sintesi la conclusione del tavolo di salvaguardia, che ieri pomeriggio è stato coordinato da Sergio Lo Giudice, Capo di gabinetto della Città Metropolitana, al quale hanno partecipato i rappresentanti del Comune di Bologna, del Comune di Valsamoggia, della Regione, della coop Cfp e del sindacato Si Cobas. Assente anche questa volta l’azienda Ilip, come era già successo nel tavolo convocato dalla Prefettura lunedì scorso. "In una nota – si legge in un comunicato della Città Metropolitana – Ilip ha fatto sapere che non avrebbe partecipato all’incontro, poiché ritiene di aver già condiviso la propria posizione nel lungo percorso coordinato dalla Prefettura di Bologna. Ilip ribadisce di aver già preso decisioni incontrovertibili relativamente all’internalizzazione del servizio prima affidato all’appalto Cfp".

Forte la delusione dei sindacalisti Si Cobas: "La coop Cfp – rivela Eleonora Bortolato di Si Cobas Bologna – ha sottolineato che non ha commesse nella zona di Bazzano e che gli 80 lavoratori prima impiegati alla Ilip dovranno essere dirottati nel Modenese, se non nel Reggiano. Le istituzioni, compreso il Comune di Valsamoggia, hanno assicurato solo interventi ordinari per il sostegno ai lavoratori".

La Città metropolitana ha chiesto una mappatura delle residenze degli 80 dipendenti Cfp.

"Ribadiamo – spiega in una nota di Lo Giudice – che l’obiettivo per tutti deve essere quello di garantire la continuità lavorativa di tutti e tutte le dipendenti di Cfp. Registriamo l’impegno positivo della cooperativa modenese. Garantiamo l’attenzione delle istituzioni nel seguire gli sviluppi di questa vicenda".

Nicodemo Mele

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