In mostra la storia dei boschi dell’Appennino

Un’esposizione, organizzata con i carabinieri della Forestale, che intende illustrare le modifiche che la popolazione ha apportato al territorio

In mostra la storia dei boschi dell’Appennino

In mostra la storia dei boschi dell’Appennino

Nel Municipio di Castiglione, fino al 23 giugno, sarà possibile visitare la mostra fotografica ‘Gli uomini che piantavano alberi’ che racconta gli ultimi duecento anni di storia del territorio, dei boschi e delle popolazioni dell’Appennino bolognese in parallelo a quella del Corpo Forestale dello Stato oggi confluito nell’Arma dei Carabinieri.

La mostra è stata inaugurata dal sindaco Maurizio Fabbri, da Aldo Terzi, comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Bologna e Ferrara e Vittorio Ranuzzi Segni, presidente dell’Associazione Pro Montibus e Sylvis.

La mostra fotografica, realizzata dal Comando Regione Carabinieri Forestale Emilia Romagna, dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dall’ Accademia Nazionale di Agricoltura prende spunto, nella sua denominazione, dal racconto dello scrittore francese Jean Giono, che, nel libro ’L’uomo che piantava gli alberi’ narra la storia del pastore Elzéard Bouffier che, con la sola forza del suo impegno, riesce a far nascere una foresta in un’arida vallata ai piedi delle Alpi francesi cambiandone e migliorandone il destino. E, come nel racconto francese, anche il territorio del nostro Appenninico è stato realmente trasformato dall’azione delle popolazioni montane. Il paesaggio che vediamo oggi, ricco di verde e di foreste, è molto diverso da quello che vedevano all’inizio del novecento i nostri avi molto più simile ad un paesaggio lunare, desolato e spoglio. L’obiettivo del progetto espositivo è quello di far conoscere, attraverso le fotografie tratte dagli archivi storici dell’Arma Forestale e da altri archivi cittadini, l’imponente lavoro di sistemazione del territorio e delle foreste realizzato dalle popolazioni dei territori appenninici insieme ai Forestali, prima nel Corpo Forestale e oggi nell’Arma dei Carabinieri; una sorta di ’epopea forestale’ che ha visto il territorio bolognese al centro di un progetto di sistemazione del territorio nazionale che lo ha profondamente modificato grazie al ritorno del bosco e che oggi, nonostante i cambiamenti climatici, continua ad assicurare i suoi benefici. L’allestimento è stato reso possibile grazie alla collaborazione del Comune di Castiglione dei Pepoli e dell’Associazione Pro Montibus et Sylvis che sono due istituzioni che sono state parte attiva nella storia della Selvicoltura Italiana; infatti il 27 agosto del 1899 proprio nella piazza antistante il Palazzo Comunale si tenne la prima Festa dell’Albero in Italia.