Bologna, 6 marzo 2023 – Fiamme e fumo nella pancia del carcere della Dozza.
L’incendio sarebbe scoppiato, intorno alle 16.40, nel reparto infermeria, causato da un detenuto tunisino problematico, già autore di gesti violenti. L’uomo, nel pomeriggio, ha dato fuoco al materasso della cella.
A darne notizia sono il segretario generale aggiunto sono i sindacati di Polizia penitenziaria Sappe, con Giovanni Battista Durante e il segretario nazionale Francesco Campobasso, e Fns Cisl, con Gianluca Giliberti.
I pompieri confermano l'intervento, precisando che al loro arrivo "le squadre interne avevano già iniziato a spegnere" l'incendio.
In una nota, i due sindacalisti Sappe affermano che "il personale di Polizia penitenziaria, correndo gravi rischi per l'incolumità personale, ha dovuto evacuare l'intero reparto", anche se fortunatamente, precisano i Vigili del fuoco, nessuno è rimasto ferito.
“Soltanto grazie alla preparazione dei colleghi in servizio non si sono contate vittime e nessuno è finito in ospedale – dice la Cisl –. Il problema oltre a essere legato ai troppi detenuti problematici presenti alla Dozza, è sempre figlio del sovraffollamento e dell’inadeguatezza del reparto infermeria ad accogliere tanti detenuti”.
Anche la FP CGIL ha espresso “apprezzamento nei confronti di tutto il personale di polizia
penitenziaria che con professionalità ed altissimo senso del dovere ha gestito la
situazione venutasi a creare, mettendo in salvo i detenuti della sezione coinvolta. Ci
attendiamo un medesimo riconoscimento tangibile da parte dell’Amministrazione.
Un ulteriore plauso lo rivolgiamo anche a quel personale che grazie all’ennesima
brillante operazione ha rinvenuto in questi giorni altri telefoni cellulari presso una delle
sezioni ad Alta Sicurezza dell’Istituto. Si rinnova per l’ennesima volta – conclude la sigla – l’invito
pressante nei confronti dell'Amministrazione ad investire in mezzi adeguati a
contrastare il fenomeno dell'introduzione di telefoni cellulari all'interno delle Sezioni,
situazione che come più volte segnalato crea un altissimo rischio per la sicurezza
dell’Istituto”.
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