Influenza e Covid Pandolfi: "Co-infezioni? Non conosciamo l’effetto su anziani e fragili"

L’epidemiologo dell’Ausl: "Subito la doppia vaccinazione per queste persone. Più preparati sul Coronavirus, a meno che non arrivi una nuova variante"

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di Donatella Barbetta

L’influenza di quest’anno si presenta con un’incognita: potrebbe avere un impatto diverso, più pesante, rispetto alle passate stagioni e quindi la vaccinazione è particolarmente raccomandata.

"Il segnale arriva dall’emisfero sud – mette in evidenza Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl – dove si sono avuti effetti importanti sugli anziani e sui più fragili. E che cosa accadrà se l’influenza sarà più aggressiva, mentre è ancora circolante il Covid? È un tema che non si era mai visto negli anni scorsi e non sappiamo quale sarà l’effetto congiunto e in contemporanea, delle due malattie, ossia una co-infezione, oppure di un contagio dietro l’altro. Non sappiamo quale effetto potrà avere sui più fragili, ai quali rivolgo l’invito a fare subito la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e anti Covid perché stimola di più il sistema immunitario. Le altre persone possono fare l’antinfluenzale anche più avanti perché in genere il picco arriva a fine dicembre – precisa l’epidemiologo –. La protezione si ottiene in due tre settimane e dura circa 6 mesi, anche se nel tempo perde la sua efficacia". La campagna vaccinale dell’Ausl parte lunedì come nel resto dell’Emilia-Romagna: sono disponibili 226mila dosi, le prime 126mila in consegna ai medici di medicina generale. I destinatari della profilassi gratuita sono i cittadini dai 60 anni in avanti, in particolare le donne in gravidanza, alle quali sarà somministrata anche l’antipertosse, gli operatori e i residenti di strutture assistenziali, medici e operatori sanitari, persone dai 6 mesi ai 59 anni con patologie croniche e addetti ai servizi essenziali. Per le categorie a rischio under 60 è possibile rivolgersi al medico di famiglia, che potrà co-somministrare anche la dose anti Covid. "L’Ausl sta definendo l’accordo con la Medicina generale per sostenere il raggiungimento del target del 75% sugli over 65 anni", sottolinea l’Azienda.

I bambini con malattie croniche si rivolgeranno alle 29 Pediatrie di comunità del territorio. Pandolfi elenca le tipologie di vaccini: "Sono tutti tetravalenti, due con ceppi di tipo A e due di tipo B. Abbiamo lo spray nasale pediatrico, il vaccino rafforzato per gli over 60 ospiti di strutture, quello realizzato su colture cellulari per gli allergici, l’adiuvato per gli over 65 e l’inattivato per i più giovani. Partecipano alla campagna 500 medici, per questo la maggior parte delle dosi è andata a loro, poi vengono le farmacie, circa 230, per noi interlocutori importanti per chi fa il vaccino a pagamento". Pandolfi ammette che rispetto agli scorsi anni è "meno preoccupato per il Covid perché siamo più preparati e rapidi nell’agire adesso che un terzo della popolazione si è già contagiata con il virus e il 90% è vaccinato. Il problema ci sarà se arrivare un’altra variante. Al momento abbiamo alcuni focolai nelle strutture residenziali e altri familiari, mentre stiamo per avviare un nuovo sistema di sorveglianza nelle scuole e nelle strutture: le notifiche saranno fatte direttamente dall’operatore. La quarta dose? Il richiamo fa fatto sopra i 50 anni, per evitare che il virus si diffonda negli ambienti di lavoro e comunque non dimentichiamo le mascherine, negli ospedali e nelle strutture è un dovere indossarle, anche se non è un obbligo". Ieri 713 contagi Covid e otto vittime.

Al Sant’Orsola pronte 4mila dosi antinfluenzali per il personale: da lunedì attivo un ambulatorio al padiglione 2, il giorno dopo un altro al 25; sarà possibile fare anche la dose anti Covid.

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