Isabella Conti ricorda i primi giorni "L’angoscia delle donne e dei bimbi"

Il sindaco di San Lazzaro tra i primi ad organizzare la macchina dell’ospitalità

Isabella Conti ricorda i primi giorni  "L’angoscia delle donne e dei bimbi"

Isabella Conti ricorda i primi giorni "L’angoscia delle donne e dei bimbi"

Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro, ricorda con precisione quei primi momenti in cui la Russia invase l’Ucraina, esattamente un anno fa. "Nel giro di 24 ore feci un annuncio di risparmio della luce pubblica perché volevo che i cittadini capissero sia la gravità dell’atto che le conseguenze energetiche che ci sarebbero state. Poi abbiamo organizzato subito l’accoglienza – racconta –. C’era l’Unaway che era stato un Covid hotel, ormai con pochissime persone che, di concerto con Ausl e la proprietà è stato riconvertito come luogo di accoglienza per i profughi".

Conti ha un ricordo nitido anche della prima persona arrivata nel suo comune: "Era una imprenditrice di Leopoli, con i due figli e la madre. Il marito era dovuto restare là e lei era angosciata per lui. E l’altra cosa che mi ha colpito è che queste donne era partite con niente, noi provvedemmo a tutto attraverso un nostro fondo e i tanti aiuti dei cittadini. Ma avevano con sé, tutte, il titolo di studio. L’otto marzo andai all’Unaway per aiutarle con i curriculum: arrivarono tutte chiedendo di poter fare un lavoro, qualunque. C’erano dermatologhe, neurologhe, tecnici, proprietarie di ristoranti ma erano disposte a fare le pulizie". Le famiglie che il comune guidato da Isabella Conti aiuta ancora sono 29, 22 i bimbi che vanno nelle scuole del territorio. Migliaia quelle accolte in questo anno di tragedia.

Monica Raschi

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