Juri Tassinari: "Più chirurgia plastica, è l'effetto webcam"

Il chirurgo plastico è l'ospite della newsletter di oggi: "In pandemia passiamo sempre più tempo davanti allo schermo, e così vediamo i nostri piccoli difetti"

Il chirurugo plastico Juri Tassinari lavora sotto le Due Torri (foto di Julian Hargreaves)

Il chirurugo plastico Juri Tassinari lavora sotto le Due Torri (foto di Julian Hargreaves)

Bologna, 26 febbraio 2021 - Se Biancaneve fosse vissuta nel 2021, avrebbe sicuramente chiesto al suo computer chi fosse la più bella del reame. Al tempo del Covid, infatti, il nuovo specchio della verità si chiama webcam. Ogni giorno in videochiamata tra riunioni di lavoro e lezioni online, alla visione delle proprie imperfezioni non si può più scampare. Si chiama "Zoom Boom" il neonato fenomeno legato al massiccio uso degli schermi, da cui ne deriva una cattiva percezione di se stessi e alla conseguente crescita di richieste di interventi estetici, i famosi ‘ritocchini‘. Juri Tassinari, specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica dal 2005 che lavora sotto le Due Torri – ospite della nostra newsletter ‘Buongiorno Bologna‘ –, ne sa qualcosa.  

Quali sono gli interventi più richiesti in questo periodo? "La chirurgia plastica è aumentata molto durante la pandemia, inaspettatamente. Il dover stare davanti allo schermo costringe a osservarci sempre: quei piccoli difetti che prima non ci piacevano ma che riuscivamo a evitare, ora non ci sfuggono più. C’è stata infatti una crescita di richieste di lifting del volto, di bichectomia, di iniezioni di tossina botulinica e di blefaroplastica non chirurgica". Qual è la paziente modello di questo fenomeno? "Si parte dalla ragazza di 25/35 anni fino ad arrivare alla cosiddetta ‘donna manager’, ovvero una donna over 50 che richiede interventi di lifting del volto e ha una certa tranquillità economica da permettersi di migliorarsi. Con il Covid si ha più tempo a disposizione per fare cose che non avremmo potuto fare prima. Perché, allora, non approfittarne?". Che effetto ha, invece, l’uso prolungato della mascherina sulla pelle? "Sicuramente la pelle viene appesantita e danneggiata con il tempo: per questo si può migliorarla con prodotti di medicina estetica biorevitalizzanti, sostanze di vitamine quali acido ialuronico e aminoacidi per renderla più giovane. Ho visto inoltre un aumento di interventi di rimodellamento delle orecchie, per via della pressione prolungata che gli elastici della mascherina esercitano sul padiglione auricolare". Come prendersi cura della propria pelle? "Assieme a un team di cosmetologi e farmacisti mi sono dedicato alla skincare per accompagnare i miei pazienti, soprattutto in questo periodo, a prendersi cura al meglio della propria pelle. Sotto la mascherina che indossiamo ogni giorno si crea un ambiente umido, in cui la proliferazione batterica che si genera insieme allo sfregamento costante della mascherina sulla cute può determinare la comparsa di imperfezioni e infiammazioni. Per questo è importante detergere con cura la pelle mattina e sera, utilizzando prodotti che non siano troppo aggressivi. È inoltre importante scegliere prodotti cosmetici certificati e clinicamente testati, con una formulazione e una texture adatta al nostro tipo di pelle".  

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