Ha visto il collega per terra e si è preoccupato di prestargli i primi soccorsi temendo per la sua vita. Ha agito in modo molto determinato l’appuntato di 43 anni, in servizio al Nucleo Radiomobile della Compagnia di Imola, che si trovava alla guida della ‘gazzella’ durante il posto di blocco forzato dai ladri in fuga.
Una scena tremenda, di una violenza inaudita, che ha visto l’altro appuntato, di 48 anni, capo dell’equipaggio, volare in aria per diversi metri e poi finire con uno schianto a terra. Hanno scelto deliberatamente di travolgere il carabiniere gli autori del furto avvenuto a Fusignano, disinteressandosi delle conseguenze. Per come sono andati i fatti, avrebbero potuto scegliere di speronare l’auto dei carabinieri, che si era parata loro davanti per bloccare la fuga, oppure avrebbero potuto continuare a muoversi in retromarcia, come stavano facendo, per poi fare un testacoda e fuggire via. Invece no. Hanno ingranato la prima, puntato il militare, e l’hanno investito, riuscendo così a trovare un varco per poter continuare la fuga.
Il più giovane dei due carabinieri, vedendo il collega esanime, non ha perso tempo e ha chiamato immediatamente i soccorsi. È rimasto accanto al suo compagno di lavoro, un amico, un carabiniere molto conosciuto a Imola, in servizio da 20 anni alla Compagnia dei carabinieri imolese. Gli ha parlato, si è accertato che non fosse in pericolo di vita, l’ha assistito e consolato fino all’arrivo degli operatori del 118. Una volta arrivato l’elisoccorso (nella foto), il ferito è stato caricato a bordo e il collega ha voluto accertarsi fino all’ultimo che il suo compagno di pattuglia fosse al sicuro. È salito sull’elicottero, lo ha salutato rassicurandolo e si è poi messo a disposizione dei suoi superiori per raccontare nel dettaglio i fatti.
Cecilia Gaetani
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