La sagra di Riale festeggia i sessant’anni

Una delle feste parrocchiali più longeve della diocesi di Bologna punta sulla tradizione con musica, buon cibo e divertimento

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CASALECCHIO e ZOLA

Edizione numero sessanta per la Sagra di Riale, una delle feste parrocchiali più longeve della diocesi di Bologna che queste nozze di diamante con questo paese diviso tra Zola e Casalecchio in programma dal 3 al 12 settembre punta sulla tradizione fatta di musica, gastronomia, fede e confronto sul futuro della comunità locale. E fu un inizio con pochi tavoli ed un menù ridotto all’osso quello del 1962, che si svolse su iniziativa di un comitato di parrocchiani e di don Giuseppe Dotti, il primo sacerdote della giovane parrocchia di San Luigi. Il contorno sarà quello di sempre: gli spazi di via Donizetti, gli stand gastronomici, la lotteria, il mercatino, il confronto tra cittadini e i due sindaci, e poi ogni sera musica e spettacoli.

Le novità stanno sotto l’ombrello del nume tutelare della sagra popolare, ovvero di Giorgio Consolini: il cantante bolognese già vincitore del Festival di Sanremo del 1954 con la canzone ‘Tutte le mamme’ e così legato sia alla cittadina sul Reno dove è deceduto il 28 aprile 2012 e alla sagra della frazione dove abitava, a Riale, dove fece approdare i più bei nomi della canzone melodica italiana. E proprio a Giorgio Consolini: voce di Bologna e mito italiano, sarà dedicata la mostra che si inaugurerà il 3 settembre alla Casa della conoscenza di Casalecchio, con tanto di immagini, manifesti, dischi, testimonianze, video e ricordi. Al centro della cittadina sul Reno si arriverà al termine di una biciclettata che partirà da Riale ed attraverso la pista ciclabile che porta il suo nome approderà nel centro di Casalecchio.

"Giorgio iniziò a collaborare con la sagra fin dal 1974, dando il via ad un legame che non si è mai interrotto- racconta Corrado Balotta, organizzatore della sagra fin dalla sua prima edizione- Ricordo che festeggiò anche tra noi i 50 anni del suo matrimonio. E Io c’ero e anche in quel 1962 avevo 11 anni e servivo a tavola, come i ragazzi di oggi".

Il 9 settembre sarà quella del confronto fra i due sindaci e i cittadini, ma anche quello del saluto dei tre parroci che hanno benedetto una manifestazione che sostiene le attività religiose e sociali della parrocchia. Così sul palco quella sera saliranno don Vittorio Fortini, don Daniele Busca e don Claudio Casiello, che oltre a Riale ora è alla guida anche della confinante parrocchia di Gesso.

"La sagra porta amicizia, socialità, comunione e aiuto reciproco, se non fosse un po’ inflazionata potremmo usare la parola ‘amore’ -dice don Claudio- La fatica non manca e grazie al cielo non mancano neppure i volontari disponibili a farsene carico. Saremo prudenti come si deve in tempo di Covid, ci atterremo alle regole, e festeggeremo anche san Luigi Gonzaga morto giovanissimo soccorrendo gli appestati di Roma".

Gabriele Mignardi

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