Laboratori analisi, il Pd contro se stesso

I dem dell’Appennino attaccano duramente la decisione di chiudere i presidi di Loiano e Vergato: "Sono un servizio essenziale"

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La questione del laboratorio analisi degli ospedali di Loiano e Vergato mette il Partito Democratico contro se stesso, mentre Fratelli d’Italia è sul piede di guerra e promette battaglia a tutti i livelli. In un comunicato il Pd dell’Appennino si chiede quale futuro ci sia per la sanità in montagna, vista la scelta di sostituire la medicina di laboratorio con apparecchi tecnologici automatici (Poct).

"I laboratori analisi sono un servizio essenziale – si legge nella nota – che ha riflessi su tutti gli altri reparti ospedalieri. I Sindaci dei Distretti socio-sanitari dell’Appennino Bolognese e Savena-Idice hanno espresso la loro contrarietà a questa decisione, e la scelta di procedere comunque nell’attuare il piano di rimodulazione dei laboratori analisi pone un problema sul ruolo di indirizzo e decisionale che hanno i Distretti e costituisce un grave precedente". Tra le righe si intuisce che due sono i destinatari di questa lamentela, il primo è l’assessore regionale alla sanità Raffaele Donini e il secondo è il sindaco di Bentivoglio Erika Ferranti, entrambi esponenti del Pd. A Donini si imputa il fatto di non aver trovato una via alternativa diversa da quella Poct per evitare la chiusura di quei laboratori analisi che non superavano i 100mila test, numero minino per ottenere l’accreditamento regionale, mentre la Ferranti, come vicepresidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana, attraverso un altro comunicato aveva definito come servizio migliore ai cittadini l’utilizzo dei Potc, sebbene la commissione medico legale dell’ordine dei medici di Bologna abbia nutrito diverse perplessità sull’affidarsi alla strumentazione automatica al di là dell’area dell’emergenza e urgenza, concludendo che non fosse indicata per la routine ospedaliera. Chi intende, invece, non sottovalutare questo parere è Fratelli d’Italia che ha portato la questione sui banchi del consiglio regionale.

"L’impiego dei Poct – spiega la consigliera regionale Marta Evangelisti – non può essere sostitutivo delle normali analisi di laboratorio e questo è quanto è stato affermato dalla commissione medico-legale dell’Ordine dei Medici di Bologna. Siccome si è ritenuto di dover procedere nonostante gli aspetti giuridici e scientifici contrari, abbiamo depositato un’interrogazione all’assessore Donini, perché vogliamo comprendere se si tratta di una scelta sbagliata sotto il profilo organizzativo ed economico o anche e soprattutto, sotto il profilo medico. A seguito della risposta che ci sarà fornita valuteremo le azioni successive da intraprendere".

Massimo Selleri

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