RICCARDO RIMONDI
Cronaca

Landini alla Saga: "Non vi lasceremo soli"

Il segretario generale della Cgil al presidio. L’orgoglio dei dipendenti: "Siamo la patria della resistenza, non ci arrenderemo mai"

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di Riccardo Rimondi

"Vi ringrazio per quello che state facendo, perché in realtà voi non state difendendo solo il vostro lavoro. Attraverso questa battaglia voi state difendendo il diritto al lavoro di tutti". A Gaggio Montano, dopo tre settimane di presidio giorno e notte, è il giorno di Maurizio Landini. Il segretario nazionale della Cgil arriva davanti ai cancelli della Saga Coffee in uno dei giorni climaticamente peggiori, con il diluvio scatenato su dipendenti e sindacalisti che lo aspettano. Sono passate da poco le 15,30, la temperatura è in picchiata. A scaldare gli animi ci sono le note di Contessa, un omaggio a Paolo Pietrangeli e un grande applauso. Ci sono cinque gradi, la maggior parte della platea è sotto l’acqua. I discorsi vanno subito al punto. "Ci hanno portato via il nostro lavoro, ma non ci porteranno mai via la nostra dignità. Siamo in un territorio in cui è nata la resistenza e quello che continueremo a fare sarà resistere fino a quando non ci riprenderemo il nostro lavoro", scandisce Laura Borelli, delegata Fiom della rsu. Poi il tono cambia: "Ti vedo un po’ dimagrito. Abbiamo fatto i tortellini per te. Non i cappelletti: i tortellini".

Con un segretario di origini reggiane, meglio chiarirlo. L’acqua bolle su un fornelletto di fianco al falò all’entrata di quello che ormai è un vero e proprio accampamento. Landini sprona i dipendenti: "Non è accettabile che le imprese investano qui, prendano soldi anche pubblici qui e poi a un certo punto decidano di delocalizzare, di portare le produzioni da altre parti in giro per l’Europa". Ora all’orizzonte ci sono alcuni spiragli, rappresentati dalla manifestazione di interesse di un imprenditore brianzolo annunciata da Evoca martedì in Regione. Un passo che permetterebbe la reindustrializzazione: "È importante in questo momento mantenere alta proprio questa pressione e questa unità". La data scelta da Landini non è casuale. Il 25 novembre è la Giornata contro la violenza sulle donne e qui le donne rappresentano l’80% dei 220 dipendenti. "Le donne stanno pagando un prezzo molto pesante della crisi e anche di questa pandemia – ricorda Landini –. Allo stesso tempo le donne stanno dimostrando, come qui, una capacità di mobilitazione, di tenere assieme, di unità anche dentro il mondo del lavoro, molto importante".

Con Landini al presidio c’è anche la vicepresidente della Regione, Elly Schlein, che già la mattina aveva portato la sua solidarietà alle operaie di Gaggio Montano. "L’indipendenza ed emancipazione economica delle donne è fondamentale, il lavoro e l’autonomia sono cruciali anche per il contrasto alle discriminazioni di genere", sottolinea Schlein che ribadisce come l’Italia debba decidere "se darsi una politica industriale o sottostare agli umori delle grandi aziende e delle multinazionali e alle loro sconsiderate delocalizzazioni, su cui il Governo e il Parlamento devono intervenire. La vertenza della Saga abbraccia ogni sorta di diseguaglianza: sociale, territoriale, di genere". A Schlein, e a ogni donna salita in presidio, le operaie hanno regalato una piantina. Un’idea delle rsu. Alla pianta sono legati due bigliettini: uno ha i numeri dei centri antiviolenza, l’altro una frase ogni volta diversa. Uno recita: "I baci non lasciano lividi".