Lavoratori sulle barricate Comunale, ora è sciopero

La protesta fissata per venerdì 16, alla prima della ’Traviata’ all’EuropAuditorium. I sindacati: "Redditi colpiti e piano di tagli. Ma restiamo aperti al dialogo"

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Alla fine è arrivata anche la conferma ufficiale. Come anticipato ieri dal Carlino, lo stato di agitazione dei lavoratori del Teatro Comunale darà seguito a "una serie di azioni" concrete, a partire dallo sciopero annunciato per la prima de ‘La Traviata’ in programma venerdì 16 dicembre, alle 20, all’EuropAuditorium. I malumori vanno avanti da tempo e si erano intensificati nelle ultime settimane, fino alla concitata assemblea di giovedì pomeriggio, quando oltre 200 partecipanti hanno dato mandato – con "molta convinzione" – alle rappresentative sindacali di indire la mobilitazione in maniera ufficiale. "Dal reddito duramente colpito dal blocco del contratto nazionale ai tagli del piano di risanamento, dal periodo di pandemia legato al Covid all’inflazione e al rincaro dei costi energetici, fino al trasloco per i prossimi quattro anni in Fiera": tanta la carne al fuoco trattata nella nota congiunta delle sigle, cioè Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal.

Sul piatto c’è anche l’agognata questione dei premi di merito, su cui "la direzione non è stata in grado di confermare gli impegni assunti nell’accordo del 12 novembre 2021", come ribadito dai sindacati. La sensazione è che la partita sia ancora tutta da giocare, in attesa di trovare un punto di incontro tra le parti, mentre resta incombente la spada di Damocle dello sciopero. Forse più che un semplice deterrente.

"Restiamo sempre aperti al dialogo – conferma Antonio Rossa (Slc-Cgil) –, ma anche altrettanto determinati a rimanere fermi su quelle che sono le priorità. C’è un accordo su alcune questioni, che non possono essere negate sulla base di una variazione dei costi non dovuta alle prestazioni dei lavoratori, ma che riguardo il trasloco. Si tratta di un imprevisto che non dipende sicuramente dalla volontà dei lavoratori e forse nemmeno da quella della direzione, ma che non può neanche ricadere sulle spalle dei professionisti". Se di sciopero si è parlato a più riprese (anche gli scorsi anni), dunque, questa volta lo scenario all’orizzonte sembra più concreto che in altre occasioni. "Vogliamo continuare il confronto, ma sappiamo anche che andremo fino in fondo – conclude Rossa –. Stiamo parlando di professionisti di alta qualità che si sentono traditi e maltrattati e la situazione continua ad andare avanti da decenni". In un momento ancora più complicato del previsto, dai piani alti del Comunale intanto tutto tace.

Francesco Moroni

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