"Lepore non è bastato La concretezza di Stefano ha pagato anche in città"

"Un risultato fortissimo quello di Stefano Bonaccini. Superiore alle aspettative". Il sindaco di Molinella Dario Mantovani, leader della minoranza Pd a Bologna e provincia, festeggia anche guardando alla maggioranza bulgara nel suo Comune: "Qui, Stefano ha preso il 94%" .

Bonaccini a Bologna e provincia ha conquistato oltre il 55%. Soddisfatto?

"Sì. Sono numeri importanti in tutta la Federazione Pd di Bologna. Crescono, poi, in provincia in maniera corposa, ma Stefano resta avanti anche in città".

A Bologna c’è stato un testa a testa. Perché secondo lei l’endorsement del sindaco Matteo Lepore per Schlein non è bastato a farle conquistare la roccaforte rossa?

"Bonaccini anche dentro alle mura della città ha un largo consenso. E a Bologna è riuscito a imporsi nonostante in tanti nella Federazione si siano impegnati per Schlein. Se poi guardiamo alla provincia la forbice si allarga a 22 punti".

In verità la segretaria Pd Mazzoni – che lei ha sfidato al Congresso provinciale – non si è schierata...

"Diciamo che, però, visto come si sono schierati il sindaco e molti dirigenti nella Federazione bolognese, l’orientamento è noto... Comunque sia avrebbe potuto fare una scelta. È normale che ogni segretario abbia la sua opinione: è un atto di chiarezza. Altrimenti si legittima il retropensiero per cui si evita una scelta perché si teme il pessimo risultato del proprio candidato".

Guardando ai dati finali, anche quelli per quartiere, l’onda Schlein c’è stata o no?

"Credo che sia stata sottostimata la presa della proposta di Bonaccini in città. Ma la sua visione politica e la concretezza e il pragmatismo delle proposte politiche hanno pagato".

A Molinella Bonaccini ha preso il 94%...

"Il tema della distanza dai problemi di una certa parte della classe politica del Pd riguarda tutto il partito. Bonaccini conosce palmo a palmo tutti i territori, dove viaggia costantemente per vedere i risultati delle risorse messe in campo dalla sua regione. Questa attenzione, soprattutto in provincia, paga. Da lui è arrivato quel segnale di attenzione che ad altri è mancato. Non sono state necessarie grandi campagne, le gente si è avvicinata a Bonaccini naturalmente".

In città hanno votato 2.300 iscritti. Si aspettava di più?

"Il numero degli iscritti è un problema storico. Bisogna tenere vivi i circoli, non solo quando si vota".

Se dovesse vincere Bonaccini, ci potrebbero essere effetti sulla giunta o sugli equilibri in federazione?

"Ora siamo tutti concentrati sulle primarie. Come minoranza del partito abbiamo dato un contributo fondamentale per la vittoria di Bonaccini a Bologna tra gli iscritti, ora vogliamo conseguire una nuova e altrettanto netta vittoria".

Nella volata finale verso le primarie, che cosa farete?

"Stiamo organizzando una serie di iniziative popolari, coinvolgendo i comitati territoriali e tutte le persone che si sono avvicinate a noi. Lavoriamo ad assemblee dei circoli e a una grande festa di chiusura prima dei gazebo".

ros. carb.

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