Lepore sta con l’Anpi: "Attacchi vergognosi"

Il sindaco scrive alla presidente Anna Cocchi. "Il vostro patrimonio di valori non appartiene a nessuno, ci vediamo in piazza"

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"Ti esprimo la mia piena solidarietà per i vergognosi e strumentali attacchi politici subiti dall’Anpi nelle ultime settimane". Alla vigilia del 21 aprile, giorno in cui Bologna ricorda la liberazione dal nazifascismo, il sindaco Matteo Lepore scrive alla presidente dell’Anpi provinciale, Anna Cocchi, recentemente rieletta. Nella lettera il primo cittadino si congratula per la riconferma di Cocchi alla guida dell’associazione, ma soprattuto la sostiene dandole pieno appoggio dopo gli attacchi ricevuti dall’associazione nelle ultime settimane. Specie dopo le varie prese di posizione del presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo, criticato tra le altre cose sia per le frasi sul massacro di Bucha ("Lo condanniamo, ma serve comunque una commissione d’inchiesta"), sia per alcuni presunti vecchi tweet pro-Putin. La guerra in Ucraina resta un argomento caldissimo e pesantemente intrecciato alle celebrazioni della Liberazione di quest’anno, anche il dibattito sull’invio delle armi all’Ucraina divide ancora la sinistra.

In ogni caso Lepore ha voluto sgomberare il campo da qualsiasi dubbio, almeno a Bologna. "In piazza Nettuno domani (oggi, in occasione delle celebrazioni per la liberazione della città, ndr), verrà data la dimostrazione pubblica di dove sia possibile trovare il sindaco di Bologna: sempre al fianco dell’Anpi e a presidio del nostro sacrario dei caduti per la libertà". Lepore solidarizza quindi con l’associazione dei partigiani per gli attacchi subiti negli ultimi giorni a causa della posizione assunta sulla guerra in Ucraina. "È un momento davvero drammatico per l’Europa, per l’Ucraina e per la coesistenza pacifica tra le nazioni", scrive il sindaco Pd. Proprio per questo "è opportuno fare memoria e ricordare i valori fondamentali della nostra Costituzione repubblicana. Una carta antifascista, che ripudia la guerra come atto di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". È una posizione "scomoda e difficile – sottolinea poi Lepore – quella di chi deve custodire principi che devono rimanere saldi a prescindere dai dibattiti strumentali del giorno per giorno". A questo proposito, si rivolge ancora alla numero uno Anpi, "ti esprimo la mia piena solidarietà per i vergognosi e strumentali attacchi politici subiti dall’Anpi nelle ultime settimane. Attacchi si badi bene, non semplici critiche, mosse da voci che preferiscono delegittimare e distruggere un patrimonio di valori che non appartiene proprio a nessuno, se non a chi la vita l’ha persa per la l’indipendenza e la dignità della patria".

Anche l’Anpi regionale fa il punto sulle polemiche degli ultimu giorni. "C’è dibattito dentro l’Anpi? Certo, come in tutto il Paese che si interroga preoccupato ed è un fatto positivo. Come si è detto nel nostro recente Congresso nazionale, non siamo una caserma", mette in chiaro l’Anpi Emilia-Romagna nel documento ‘Riflessioni’. L’associazione dei partigiani "invoca con forza il cessate il fuoco e chiede la ripresa delle trattative per una risoluzione politica di quel conflitto" ricordando di essersi schierata "fin dall’inizio”, a sostegno del popolo ucraino e "contro Putin. Riconosciamo il pieno diritto dell’Ucraina alla difesa del proprio territorio e della popolazione".

Paolo Rosato

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