L’eredità di un’Europa del lavoro

Marco Biagi: 22 anni dopo

Ventidue anni senza il nostro professore Marco Biagi, che ci ha lasciato in eredità la fiducia nell’integrazione dell’Europa sociale incardinata sul lavoro, concetto che grazie ai suoi insegnamenti ancora oggi possiamo trasmettere ai giovani che non lo hanno conosciuto e che studiano il suo metodo nel diritto del lavoro comparato. Non per mutuare la normativa italiana ma per meglio comprenderne la forza degli strumenti, come possano essere usati, migliorati e aggiornati. La contrattazione collettiva, ad esempio, può accompagnare la vita lavorativa della persona e curarne professionalità e benessere

Anche cristianamente inteso. Alla base vi è la concezione che tuo non è il posto di lavoro, tua è la professionalità, e allora sono le politiche e l’alleanza concreta tra i corpi intermedi e le parti sociali che costruiscono l’integrazione dell’unicità del territorio di riferimento.

Marco per primo parlò di azioni reciproche tra scuola, università e lavoro, rapporto operativo tra imprese e accademia come incubatore di professionalità: un patrimonio per la formazione permanente e un passaggio di competenze tra lavoratori anziani e giovani, discipline e strumenti pragmatici, in formazione costante rivolta ai settori tecnologici dove si registra una più forte richiesta da parte delle imprese di competenze marcatamente tecnologiche e anche sull’efficientamento dei processi decisionali per trovare soluzioni sostenibili e competitive con la tutela dei posti di lavoro.

Dunque dialogo sociale e contrasto a quel clima di scontro che ci ha privato, attraverso il fuoco delle pallottole brigatiste, di menti eccelse e coraggiose come Biagi. Ancora oggi si insinuano ideologie furiose che inneggiano al cataclisma contrastando quella rivoluzione industriale iniziata che bisogna saper affrontare con risposte condivise e logiche partecipative che abbiano la forza delle parti sociali, nonché la sostanza e i metodi di relazioni e azioni. E anche la ricchezza degli studi di Marco, oggi più che mai attuale e a nostra disposizione per poterla restituire ai giovani.

*Docente di politiche del lavoro

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