GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

L’ex Beghelli punta a diventare un polo logistico

Il progetto verrà presentato lunedì in consiglio comunale. I dubbi dei Cinque Stelle: "Sì alla conversione, ma verrà usato troppo cemento"

Il sindaco Daniele Ruscigno

Il sindaco Daniele Ruscigno

di Gabriele Mignardi

Da Sos Beghelli a nuovo polo logistico. Approda lunedì prossimo nel consiglio comunale di Valsamoggia la variante urbanistica relativa alla trasformazione dell’ex stabilimento Beghelli di Crespellano, quello che sorge lungo l’autostrada del Sole, in un grande polo al servizio dello smistamento delle merci. Quest’area industriale abbandonata, che il gruppo di Monteveglio aveva dismesso già una quindicina di anni fa, fu messa in vendita sul mercato immobiliare dal 2013 per effetto del piano di ristrutturazione finanziario e industriale per il periodo 2013 – 2017 approvato dal consiglio di amministrazione della società che fa capo alla famiglia Beghelli, insieme alle proposte di riscadenziamento del debito da discutere con le banche, che comprendeva anche una riorganizzazione produttiva e logistica di cui faceva parte appunto la cessione degli stabilimenti di Crespellano e di Brno (nella Repubblica Ceca).

La settimana scorsa, nel corso della commissione consiliare urbanistica, è stata illustrata tecnicamente la richiesta di variante al Poc (piano operativo comunale) con la riqualificazione e l’ampliamento dell’area industriale, che secondo il progetto dovrebbe raggiungere una estensione totale di oltre 91mila metri quadrati. Sostanzialmente tre volte tanto la superficie edificata totale, con la trasformazione del vicino terreno agricolo in area industriale.

Ed è sull’espansione (in parte già prevista dagli attuali strumenti urbanistici) che si appuntano gli interrogativi dei consiglieri del Movimento 5 stelle Stefano Colangeli e Daniela Guglielmi: "Siamo tutti a favore ad una conversione dell’area dismessa di proprietà della Beghelli, ma ci chiediamo anche quando questo Comune la smetterà di vantarsi di essere ‘green’ e attento alla conservazione del suolo -osservano Colangeli e Guglielmi-. Era davvero necessario convertire un terreno agricolo in area industriale e portarsi da 23 mila a 91mila metri quadri di aree coperte? Siamo amareggiati che, per l’ennesima volta, questa amministrazione si faccia incantare dal richiamo dei soldi rispetto ad una vera conservazione del suo territorio".

Il percorso amministrativo prevede ancora una serie di passaggi tecnici ed istituzionali, il pre parere in consiglio comunale la settimana prossima, poi l’analisi in Città metropolitana e la conferenza dei servizi. Il sindaco Daniele Ruscigno conferma gli obiettivi della sua amministrazione: "Si tratta di un progetto presentato da una storica azienda locale che prevede la riqualificazione e rigenerazione di una area esistente, attualmente in forte degrado. Si recupera un’area che si affaccia sull’autostrada, creando ulteriori opportunità economiche e oltre 300 posti di lavoro, con mitigazioni ambientali, utilizzo di energia rinnovabile, senza impattare sulla viabilità urbana vista la connessione diretta con l’autostrada".