Tre giorni al luna park di Lucio Dalla

Tanti personaggi in casa per i tre anni dalla morte Ecco come prenotare le visite - La fotostory FOTO - La casa FOTO - Gianni Morandi ricorda Lucio Dalla VIDEO

Corso Buenos Aires - Lucio Dalla

Corso Buenos Aires - Lucio Dalla

Bologna, 25 febbraio 2015 - Ma perché non è presente l’assessore Ronchi? Matteo Lepore replica secco: «C’era il sindaco». E Marco Alemanno è stato invitato? Telegrafica la presidente della ‘Fondazione Dalla’ Donatella Grazia: «No, massimo rispetto, ma le nostre strade sono separate». E Tobia, l’amico del cuore di Lucio, dov’è Tobia? Mistero. La presentazione ufficiale delle visite guidate a casa Dalla (dal 2 al 4 marzo), a tre anni dalla morte del cantautore, è stata ieri mattina in Comune un po’ nel segno del ‘chi c’è e chi non c’è’. «Di amici di Lucio ce ne sono un sacco», taglia corto la Grazia, aggiungendo nella partita un carico: la volontà degli eredi è di trasformare la casa di via D’Azeglio 15 in un museo d’arte (FOTO). Ma non dovevate vendere parte del Palazzo? «Macché, fandonie. Non abbiamo venduto nemmeno le mansarde. Speriamo di riuscire a realizzare il museo entro la fine dell’anno, anche grazie alla collaborazione della soprintendenza. E’ ancora tutto da fare ma vogliamo creare un polo anticonvenzionale dove si respiri l’atmosfera che a Lucio sarebbe piaciuta». «Certo – scappa detto a Michele Mondella, storico collaboratore di Lucio – dopo non avremo più l’elasticità per ripetere questo luna park».

Il termine non è elegante ma fotografa simpaticamente la tre giorni di incontri, performance, ospiti a sorpresa, canzoni, chiacchiere e registrazioni audio e video promossa dalla Fondazione Dalla e organizzata da Elastica. Sterminato l’elenco dei partecipanti (si va da Gianni Morandi a Renzo Arbore, da Walter Veltroni a Mimmo Paladino, da Gaetano Curreri a Ivano Dionigi): Caterina Caselli racconterà i tempi del Piper, Alessandro Haber reciterà i pezzi meno noti, Ornella Vanoni canterà accompagnata al pianoforte da Samuele Bersani, Giorgio Comaschi sarà una sorta di Virgilio-Cicerone, Vincenzo Mollica porterà un’ora di inediti.

Non c’è nessun palinsesto noto per cui i visitatori si troveranno a casa Dalla faccia faccia a sorpresa con gli ospiti. Unica certezza ufficiale è la presenza lunedì 2 del ministro Franceschini. Chi non riuscirà ad entrare potrà consolarsi in piazza dei Celestini con un pianoforte dove saranno eseguiti pezzi di Lucio. Come si sa, sono quattro le visite guidate (ore 11, 14, 16 e 18) previste nei tre giorni: i biglietti si possono cominciare ad acquistare da stamattina alle 9 o sul sito www.acasadilucio.it o a Bologna Welcome. 

A proposito di polemiche, ha suscitato qualche mugugno il prezzo di 8 euro a biglietto. Ma la Fondazione Dalla, sostenuta peraltro da un istituto bancario, aveva bisogno di quei soldi, visto che tutti gli artisti intervengono o gratuitamente o a rimborso spese? La presidente Grazia non ci sta: «E’ un evento culturalmente importante che merita attenzione. E poi quando abbiamo fatto iniziative gratuite la gente si prenotava e non veniva». Chi non riesce a entrare (sono previste fra le 40 e 50 persone a visita) non potrà consolarsi con il maxischermo all’esterno della casa perché pare non ci siano stati i tempi per realizzarlo. Le tre giornate, però, verranno riprese da Ambrogio Lo Giudice che spera di farne un programma televisivo. L’auspicio di tutti è di non cadere nella celebrazione ma di fare una grande festa. A Lucio sarebbe piaciuto così. 

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