Lupi a Bologna, cani e bestiame sbranati in provincia. "Boom di casi"

L’allarme di Evangelisti (Fd’I) e Confagricoltura "Famiglie e coltivatori sempre più preoccupati"

Bologna, 19 novembre 2022 - Allarme lupi, tanto tra i monti dell’Appennino quanto nella campagne della Bassa, tra i territori di Medicina, Budrio, Castenaso e Molinella. A lanciare l’sos, oltre ai tanti cittadini impauriti sui social e nelle chat di vicinato, è Marta Evangelisti, consigliera FdI nell’assemblea legislativa regionale: "Sono in aumento le notizie e le denunce da parte cittadini, i quali segnalano attacchi di animali predatori, in particolare lupi, soprattutto nei confronti di cani da caccia e di varie specie di bestiame – spiega Evangelisti –. Il fenomeno è in costante ascesa: oltre cinquanta le segnalazioni nell’ultimo periodo e ben 29 i casi accertati di cani da caccia e animali da cortile sbranati dai lupi nelle ultime settimane. Per fronteggiare questo fenomeno, servono azioni concrete e mirate volte alla salvaguardia e alla tutela dell’incolumità sia dei lupi che delle altre specie animali. Inoltre, servono misure volte a sostenere gli agricoltori e gli allevatori per agevolarli nelle loro attività, ma anche i privati cittadini possessori di animali domestici e da caccia, per garantire loro la certezza e la tempestività del risarcimento".

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Il presidente di Confagricoltura Garagnani
Il presidente di Confagricoltura Garagnani

Evangelisti si rivolge quindi alla giunta regionale per sapere "se sia a conoscenza di quanto sta accadendo".

"Vorremo inoltre capire – conclude la consigliera – se l’ente sia in possesso di dati aggiornati circa la presenza di esemplari di lupo nel territorio regionale, suddiviso per provincia. Vorremmo sapere, poi, qual è il numero di richieste di risarcimenti danni a causa di attacchi di animali predatori al bestiame, in particolare da parte di lupi, presentate negli ultimi 5 anni, suddiviso per anno e per provincia e se la Giunta intenda doveroso un intervento volto al contrasto del fenomeno".

Preoccupata anche Confagricoltura. "I lupi sono ormai una minaccia concreta e continua per il territorio bolognese. È arrivato il momento di prenderne atto e agire di conseguenza", commenta Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna. "Basti pensare che nelle ultime settimane, solo a Monghidoro, tre cani da caccia sono stati sbranati dai lupi che, a differenza del passato, procedono sempre più a branchi. Branchi che arrivano fino a 15 componenti – sottolinea Garagnani –. Il rischio è molto elevato sia per gli animali da allevamento con pesanti conseguenze economiche sulle aziende agricole, sia per gli animali da compagnia che sono sempre più preda di questi lupi affamati che generano timori e preoccupazione anche tra le persone. Tutto ciò genera anche importanti danni morali alle persone, che possono portare anche all’abbandono di certe attività a causa dello scoraggiamento". "È necessario – incalza Garagnani – che la Regione, insieme al Ministero, sia al fianco degli agricoltori in maniera più concreta e importante, con indennizzi rapidi ed efficaci a fronte dei danni subìti, e con uno snellimento delle pratiche burocratiche necessarie al riconoscimento dei danni e alla costruzione delle recinzioni da difesa. Recinzioni il cui costo è triplicato nell’ultimo anno".

"Gli agricoltori insieme ai cacciatori hanno un ruolo fondamentale di presidio e tutela dei territori – conclude il presidente di Confagricoltura Bologna – e sono in prima linea a dover fronteggiare i continui attacchi da parte dei lupi. È ora che la politica lasci da parte l’ideologia e la ricerca del facile consenso, assumendosi la responsabilità di decisioni che vanno nella direzione del contenimento di questo fenomeno che crea rilevanti danni economici e morali ad aziende e famiglie".

 

 

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