NICOLA BIANCHI
Cronaca

Maestra arrestata a Bologna: la rabbia dei genitori

"Le segnalazioni c’erano già, siamo indignati". Incontro infuocato con Comune e scuola

Scontro tra i genitori della materna Manzini e il Comune (foto d'archivio)

Scontro tra i genitori della materna Manzini e il Comune (foto d'archivio)

Bologna, 10 febbraio 2021 - "Le avvisaglie c’erano già, erano state segnalate da tempo da una mamma. Ma adesso Comune e scuola ci parlano in politichese di un progetto da condividere. Siamo indignati, ci sentiamo presi in giro. Queste persone devono sapere come educare i nostri figli, altrimenti non restino ai posti di comando". Rabbia, tanta. Sgomento, ancora di più. L’arresto di una maestra della scuola materna Manzini, per i presunti maltrattamenti nei confronti dei bimbi di tre anni di una sezione, ha ribaltato letteralmente il mondo addosso ai genitori dei piccoli. Venti episodi registrati dalle telecamere dell’Arma, schiaffi, strattoni, grida, addirittura una bestemmia, che hanno messo a nudo le due istituzioni di riferimento: Comune e scuola.

Riunione infuocata. Ciò è stato al centro delle quasi tre ore di incontro di fuoco con i genitori andato in scena lunedì pomeriggio. Dove è stato ampiamente ricordato come tutto era partito dalla segnalazione di una mamma per presunti comportamenti scorretti di un’educatrice. "Aveva visto i suoi bimbi strattonati e rimproverati in maniera violenta – raccontano ora le famiglie – Non sapeva con chi parlare e per questo ha deciso di rivolgersi prima alla scuola e poi ai carabinieri". Lo scrive anche il gip Letizio Magliaro nell’ordinanza che, seppur convalidando l’arresto, ha rigettato la richiesta di custodia cautelare (domiciliari o interdizione dal servizio) chiesta dal pm Michele Martorelli, che subito l’ha impugnata davanti al Riesame. E quella mamma riferiva, sottolinea il gip, "di avere assistito dalla finestra dell’aula dove si trovavano i figli a comportamenti impropri dell’educatrice". Persona diversa però "dall’odierna indagata".

Le telecamere. Inoltre altre "due donne riferivano circostanze e comportamenti dei figli che sarebbero stati riconducibili a comportamenti scorretti delle insegnanti, in particolare schiaffi sulle mani al momento del pasto". Denunce che però, precisa ancora Magliaro, "non possono portare alcun elemento conoscitivo utile per l’accertamento dei fatti in esame". Ma da quelle, comunque, si è arrivati alle telecamere dei carabinieri installate in aula e all’individuazione di un’altra maestra, quella arrestata. "C’è stato un problema del corpo insegnante – riprendono i genitori al Carlino – ma c’è stato chi ha voluto chiudere gli occhi. Evidente che non possiamo fare di tutta l’erba un fascio, ma chi aveva ricevuto quelle avvisaglie doveva agire e ciò che viviamo oggi non sarebbe successo".

Futuro incerto. Il problema principale, secondo mamme e papà, è uno solo: "L’avere due maestre per 24 bimbi non è più possibile. Maestre solo a volte in compresenza perché la maggior parte del tempo sono sole". Già lunedì, dopo la ’bomba’ dell’arresto, tutti e i 24 i piccoli della sezione erano al loro posto seppur con altre insegnanti. "Portati a scuola per forza perché tutti noi siamo al lavoro. Che dovevamo fare del resto?". Poi ecco i dubbi sul futuro: "Se qualche bimbo cambierà scuola? Lo decideremo. L’intera catena di comando della scuola – chiudono – ha preso nel tempo decisioni errate e adesso non vuole prendersi le responsabilità".

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