REDAZIONE BOLOGNA

"Mancano fondi, Casa Santa Chiara deve essere aiutata in fretta"

La consigliera Marchetti (Pd): "Rischiano di non poter più garantire l’assistenza ai loro disabili"

"Casa Santa Chiara è una cooperativa sociale ed è stata una delle prime a proporre un modello diverso di approccio alla disabilità, basato non sull’assistenzialismo, ma sulla partecipazione di ciascun individuo". Con questa premessa Francesca Marchetti del Pd ha aperto l’interrogazione alla giunta regionale su una realtà che oggi gestisce quattro centri semiresidenziali per disabili: Montechiaro, Calcara, ‘Chicco’ Villanova e Colunga. La consigliera chiarisce: "In tutti questi centri sono in vigore contratti di servizio di accreditamento e sono oltre 180 i lavoratori impegnati nell’assistenza". Il periodo di lockdown ha toccato anche queste realtà e l’esponente Pd sottolinea: "La Cooperativa, per garantire la continuità assistenziale, ha accolto e assistito oltre trenta persone nei gruppi famiglia, in cui sono rimaste grazie all’impiego di personale e ha subito un considerevole calo di fatturato e questa situazione ha portato ad un pagamento parziale della mensilità di maggio e del Fondo d’integrazione salariale Covid, erogati ai lavoratori nella misura dell’80 per cento".

Stante la situazione, la consigliera interroga la Giunta per capire se sia a conoscenza della situazione e sollecitando lo sblocco almeno parziale della fatturazione per le attività svolte durante il periodo di massima emergenza per preservare i livelli occupazionali e di reddito degli oltre 180 lavoratori coinvolti.