Granarolo (Bologna), 10 agosto 2022 - Conservavano in casa oltre un chilo di droga, una pianta di marijuana e tutto l'occorrente per la coltivazione dello stupefacente. Marito e moglie, residenti a Granarolo, sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia Bologna centro dopo una perquisizione nella loro abitazione.
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I coniugi, lui un 27enne originario della provincia di Pesaro, operaio metalmeccanico, e lei 28enne bolognese, cuoca in un ristorante di Bologna, entrambi incensurati, sono ora accusati del reato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella loro abitazione di Granarolo, una villetta monofamiliare su più livelli, infatti, i militari dell'arma hanno trovato 1 chilo e 80 grammi di marijuana, già in stato di essiccazione, contenuta all’interno di alcuni barattoli in vetro, riposta sul pianerottolo della villetta.
Oltre alla droga già pronta, in casa è stata trovata una pianta di marijuana alta circa 140 centimetri, un kit di illuminazione alogeno e a led di ultima generazione, fertilizzanti, ventilatori e vari utensili utilizzati per la coltivazione dello stupefacente, oltre ad altro materiale specifico per il confezionamento. Marito e moglie, quindi, sono stati arrestati e portati in carcere su disposizione della Procura.
La Lega stigmatizza i due "contadini", marito e moglie, arrestati e 'incolpa' politicamente la sinistra bolognese. I due coniugi "coltivavano piante di marijuana in casa, per poi lavorarla e venderla", sottolinea il consigliere comunale del Carroccio Matteo Di Benedetto, inviando un "grande grazie alle Forze dell'ordine per l'instancabile lavoro svolto al servizio della comunità"
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