Merola blinda Mazzanti Ma il gruppo Pd si spacca

Il 7 settembre in consiglio Lega e FdI chiederanno le dimissioni. Grillini a favore. Area Critelli e altri dem in fibrillazione. Montera: "Posizionamenti per il 2021".

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di Rosalba Carbutti

Mai vigilia della festa dell’Unità fu più turbolenta per il Pd bolognese. Oggi, giorno in cui si scaldano i fornelli per i tortellini e i volontari con lo stato maggiore dem sono pronti ad accogliere il segretario Pd Nicola Zingaretti, il partito si spacca. Casus belli, il post dell’assessore alla Mobilità Claudio Mazzanti contro Briatore ("Il Covid? Giustizia divina"), che rischia di avere ripercussioni sul già precario equilibrio fra correnti del partito, nonostante il silenzio del sindaco Virginio Merola venga letto, di fatto, come una blindatura. Dalla sua, però, Mazzanti non cancella il post e, l’unico ’mea culpa’ resta quello di aver citato Dio a sproposito. Alla bufera sull’assessore si aggiunge il ’niet’ dei Giovani Democratici (vicini al deputato Francesco Critelli) allo stand alla Festa dell’Unità al Parco Nord. Due casi non slegati l’uno dall’altro. Del resto, tra i primi a commentare il post infelice anti-Briatore c’è stato proprio Critelli. Ergo, la lettura che se ne fa è una spaccatura nell’ex partitone. E, in vista delle Comunali 2021, tutto questo potrebbe avere un peso. Il 7 settembre Fratelli d’Italia e Lega presenteranno un ordine del giorno in cui chiederanno le dimissioni dell’assessore. E i grillini Max Bugani e Marco Piazza sono già pronti ad appoggiarlo, votando a favore. A questo punto, risulta fondamentale che il Pd sia compatto.

In consiglio, del resto, ci sono i ’critelliniani’, chi a suo tempo votò contro Mazzanti capogruppo (Licciardello, Santi Casali e l’oggi assessore Lombardo) e chi, per motivi vari, è critico sull’operato del titolare alla Mobilità. Morale: facendo due conti, nel pallottoliere potrebbero esserci 6-7 consiglieri dissidenti che potrebbero minare l’unità dei dem a Palazzo d’Accursio. Non a caso, la vicecapogruppo Gabriella Montera avverte: "Chi nel Pd chiederà le dimissioni per effettuare posizionamenti correntizi in vista del 2021, verrà messo all’angolo dal resto del gruppo Pd". Il segretario dem Luigi Tosiani cerca di ricomporre le divisioni ("Auguro a Briatore di guarire, convinti che questa esperienza vissuta sulla propria pelle possa essere utile alla comprensione della verità, più di qualunque polemica social"), e in serata sono arrivati post di sostegno all’assessore. Ma si aggiungono pure altre voci critiche. Il senatore Pier Ferdinando Casini affonda: "Mazzanti ha sbagliato di brutto. Al peggior nemico non si può augurare il male. Mai. Una deroga a questo principio di civiltà e di umanità è inammissibile. Mi aspetto le scuse a Briatore e alla sua famiglia da parte del nostro assessore". Incalza anche la senatrice azzurra Anna Maria Bernini: "Il Pd prenda provvedimenti".

 

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