"Michael ci mancherà, lo avremmo assunto"

La commozione di una delle titolari della ditta di Quarto dove lavorava il 21enne morto due giorni fa in un frontale sulla Lungosavena

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"Lo stavamo aspettando in azienda, ma non arrivava. Ci siamo preoccupati quando abbiamo saputo che c’era stato un grave incidente. Poi abbiamo visto le foto sui giornali online e abbiamo riconosciuto la sua macchina. Abbiamo comunque sperato fino all’ultimo". Il giorno dopo il terribile incidente in cui ha perso la vita Michael Buriani, il 21enne di Minerbio, il sentimento che predomina è ancora quello dell’incredulità, oltre al dolore ovviamente. Buriani era alla guida della sua Fiat Panda azzurra, stava percorrendo la Lungosavena, come tutte le mattine, per andare a lavoro, a Quarto Inferiore, territorio di Granarolo.

Alle 7.30 circa, quando si trovava all’altezza del Frullo, la frazione di Castenaso, per motivi al vaglio della Polizia locale, la sua auto si è schiantata frontalmente contro un camion che percorreva la strada provinciale 86 in direzione opposta.

Stando ai primi rilievi, pare che la Panda di Buriani abbia invaso la corsia opposta. Che sia stato per un malore o un colpo di sonno, sarà da chiarire.

Michael, dopo gli studi in un istituto tecnico del bolognese, aveva iniziato uno stage alla ditta ’Pompe Casali’ di Quarto Inferiore. Una piccola, ma molto nota azienda a conduzione familiare. A parlare del 21enne è proprio una dei soci, Maria Casali: "Stava per finire i due anni di apprendistato ed eravamo pronti ad assumerlo. La nostra azienda è una piccola grande famiglia e Michael si era integrato da subito benissimo. Lui era un montatore. Era esperto, dedito volenteroso. Uno di quei ragazzi seri e di cuore di cui se ne trovano davvero pochi al giorno d’oggi. Eravamo tutti davvero molto contenti di lui e di averlo nel nostro gruppo. Una di quelle presenze sempre allegre e sorridenti che inficiava positivamente al clima dell’azienda".

La Casali, poi, conclude: "Ora non possiamo far altro che stringerci al dolore dei genitori del ragazzo, facendogli sentire la nostra vicinanza".

E ieri mattina la casa della famiglia Buriani, nel centro di Minerbio, era silenziosa come del resto tutto il paese.

Zoe Pederzini

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