Bologna, 8 giugno 2021 – La Procura ha aperto un'inchiesta sulla morte di Michele Merlo, l'ipotesi diventato di reato è omicidio colposo. Il fascicolo al momento non ha nessun indagato. La decisione del procuratore capo Giuseppe Amato dopo la presentazione, in mattinata, di un esposto della famiglia del giovane la quale chiede all'autorità giudiziaria di fare chiarezza su quanto accaduto al loro Michele. Nelle prossime ore verrà conferito incarico a un consulente della Procura per effettuare l'autopsia. Intanto i carabinieri del Nas di Bologna hanno già acquisito e sequestrato la cartella clinica del 28enne al Maggiore e la documentazione prodotta al pronto soccorso di Vergato.
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Domenico e Katia vogliono capire se la tragedia fosse evitabile. A maggior ragione dopo aver appreso che l'Ausl di Bologna ha avviato un'indagine interna sul decesso dell'artista dovuto a una leucemia fulminante.
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Da appurare, secondo loro, quanto successo nei giorni e nelle ore precedenti al ricovero nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale Maggiore. Pertanto chiedono “alla magistratura di svolgere le necessarie indagini al fine di verificare se vi siano stati errori od omissioni".
"A tal fine, assistiti dai propri consulenti e legali procederanno in mattinata a depositare la formale denuncia necessaria per chiedere l'avvio delle procedure di sequestro della salma e delle cartelle cliniche - si legge in una nota -. Domenico e Katia, padre e Madre di Michele intendono ringraziare tutto il personale medico, paramedico e i dirigenti del reparto rianimazione dell'Ospedale Maggiore di Bologna per la professionalità e umanità dimostrata nelle terribili ore che hanno preceduto la morte del proprio figlio. Approfittano di questo comunicato anche per informare che la data delle esequie verrà comunicata solo dopo che l'autorità giudiziaria avrà deciso quali azioni intraprendere".
Michele Merlo, la leucemia fulminante e la morte
Michele Merlo, cantante vicentino di 28 anni, mercoledì 2 giugno pubblica su Instagram l’ultima fotografia: “Mi esplode la testa e la gola dal male. Rimedi?”. Presto però i sintomi peggiorano. E nel pomeriggio si reca all’ospedale di Vergato, il più comodo dalla casa della fidanzata, che vive a Luminasio, frazione di Marzabotto. Qui non accede al pronto soccorso, ma viene visitato dal medico di continuità assistenziale (cioè la guardia medica), i cui ambulatori si trovano negli stessi locali. I suoi sintomi però – mal di testa, placche in gola, febbre –, stando a quanto comunicato dai genitori del giovane, vengono però scambiati per un banale virus. Dunque l’artista viene rimandato a casa, con la prescrizione per antibiotici e senza un referto medico chiaro, sempre secondo la ricostruzione dei parenti. Non vengono richieste analisi del sangue o altre visite di approfondimento, né il ventottenne o il suo medico di base, che lo seguiva nel Vicentino, erano a conoscenza del fatto che il giovane avesse la leucemia.
Focus
-Giovedì sera, 3 giugno, Michele è a cena a casa della fidanzata. Comincia a dire frasi sconnesse e a mostrarsi confuso, poi viene colto da un feroce attacco di convulsioni e sangue al naso. Immediata la chiamata al 118 da parte del padre della ragazza e il successivo intervento dei sanitari. I quali trasportano il ventottenne, ormai incosciente, all’ospedale Maggiore. Qui, il ragazzo viene sottoposto a un delicato intervento di neurochirurgia. La diagnosi è emorragia cerebrale causata da leucemia fulminante. Dopo l’operazione il ragazzo entra in coma farmacologico. Le speranze di una ripresa si mostrano fin dal primo istante molto flebili. Domenica sera, il tragico epilogo.