Una delle tantissimi bici arancioni in giro per Bologna (foto Schicchi)
Bologna, 5 novembre 2018 – Mobike, partono le prime misure contro i 'furbetti' del parcheggio. Il colosso cinese del bike sharing, sbarcato sotto le Due Torri a fine giugno, ha iniziato la procedura di blocco dell’app per gli utenti che lasciano le bici all'interno proprietà private. E' l'effetto delle numerose segnalazioni di mezzi posteggiati in luoghi non accessibili a tutti, che diventano inutilizzabili e generano disservizi.
Per questo è stato attivato un sistema di controllo che permette di ridurre ulteriormente il fenomeno. Una volta bloccata l’applicazione, decisione segnalata da Mobike traite sms, è impossibile per gli utenti irresponsabili continuare a utilizzare il servizio. “Chi usa le Mobike – spiega il Comune - deve fare attenzione a lasciare la bicicletta in modo responsabile e accessibile all’utilizzatore successivo".
“Il nostro è un servizio di mobilità sostenibile in condivisione e come tale deve essere utilizzato - ha commentato Alessandro Felici, AD di Evlonet, società che gestisce Mobike in Italia -. Abbiamo deciso di intervenire in modo importante affinché le nostre bici siano sempre disponibili e offrire ai nostri utenti un servizio efficiente”.
E la società Mobike si ritiene molto soddisfatta dopo i primi risultati: il problema delle biciclette rinchiuse in proprietà private è infatti più rilevante del vandalismo che, grazie al servizio di sicurezza avviato qualche tempo fa, si è notevolmente ridotto. Il motivo da parte della società di attivare un sistema di controllo dei parcheggi privati è stato deciso anche in prospettiva del lancio delle e-bike che potrebbero essere soggette al rischio di “privatizzazione”.
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