Monopattini elettrici Bologna, ecco le regole

Potranno circolare sulle ciclabili e nelle aree pedonali. Ancora da sciogliere il nodo T-Days

Bologna, la Giunta sta per varare la delibera sui monopattini elettrici (FotoSchicchi)

Bologna, la Giunta sta per varare la delibera sui monopattini elettrici (FotoSchicchi)

Bologna, 9 novembre 2019 – Saranno fra i ‘giocattoli’ più venduti a Natale. Basta dare un’occhiata alle vetrine dei negozi specializzati. Anche sotto le Due Torri – come già accade in tante città europee – il ronzio dei monopattini elettrici diventerà un sottofondo familiare. Sarà un vero e proprio boom. Piaccia o no, con questi nuovi mezzi chi si muove in città – pedoni e ciclisti in primis – si troverà presto a dovere fare i conti.

Bologna, finora, si è dimostrata piuttosto cauta – rispetto ad altri Comuni italiani – nel fissare delle regole per l’uso di questi ‘dispositivi di micromobilità elettrica’. Ma, sottolinea l’ assessore comunale Irene Priolo , «non possiamo fermare noi l’innovazione. E vietarne l’uso quando sono in vendita in tutti i negozi sarebbe di difficile comprensione».

In attesa della delibera di giunta che darà il via alla sperimentazione prevista dal decreto ministeriale, qualche punto fermo c’è. Intanto, si conferma la decisione di regolamentare solo l’utilizzo del monopattino elettrico . Non degli altri dispositivi: segway, monowheel e hoverboard. E si interverrà soltanto sull’uso privato, lasciando da parte per ora lo sharing.

Veniamo alle regole. «Intanto, i monopattini non li voglio vedere sotto i portici», avverte la Priolo. Dovrebbe esserci invece il via libera nelle ‘zone 30’ e nelle aree pedonali, «dove già vanno le bici». Il ministero prevede anche la circolazione sulle piste ciclabili, ma il Comune può decidere se vietarne alcune. L’obiettivo resta comunque è «creare percorsi di continuità, per non costringere l’utente a salire e scendere continuamente dal monopattino».

Saranno off limits le zone con pavimentazione irregolare, quindi più pericolosa: per esempio in piazza Santo Stefano e in piazza San Domenico . Resta da sciogliere il nodo T-Days . «Faremo una riflessione – commenta la Priolo –, il punto non è ancora inserito nella delibera». I T-Days sono sì un’area pedonale, «ma con una ‘densità’ di persone molto alta, e quindi i rischi aumentano». Quanto ai tempi, si attende di capire se il ministero emanerà ulteriori regole. Solo per la segnaletica, il Comune spenderà 40mila euro. «Vorrei partire con regole certe – spiega la Priolo –, senza il rischio di dovere cambiare tutto sei mesi dopo».

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