Bologna, videosorveglianza da potenziare in Montagnola / FOTO e VIDEO

Sperimentazione anti pusher in Montagnola, l’esercito sarà spostato di notte da San Petronio

Uno spacciatore fermato in Montagnola

Uno spacciatore fermato in Montagnola

Bologna, 20 settembre 2018 - La sperimentazione anti pusher in Montagnola è pianificata. Due camionette dell’esercito, del progetto Strade sicure, e una presenza fissa, h24, di un pattugliamento da parte di polizia e carabinieri, itinerante nel parco, sono la strategia concordata ieri nel corso dell’ennesimo comitato per la sicurezza ad hoc tenutosi a palazzo Caprara, presenti, tra gli altri, con il prefetto Patrizia Impresa, il questore Gianfranco Bernabei, i comandanti provinciali di carabinieri e Guardia di finanza, Pierluigi Solazzo e Luca Cervi, con rappresentanti di Comune e municipale.

Il nuovo dispositivo si andrà a integrare con i servizi ad alto impatto interforze già attuati all’interno del parco con cadenza periodica, che saranno effettuati, si apprende, con maggiore frequenza. Un impegno particolare è richiesto anche alla municipale, chiamata a controllare il parco soprattutto negli orari di maggiore afflusso di bambini, in concomitanza con l’ingresso e l’uscita dalla scuola materna Giaccaglia Betti.

LEGGI ANCHE La protesta degli ambulanti

E sempre al Comune è stato chiesto un maggiore impegno ‘tecnologico’, con il potenziamento e il miglioramento della videosorveglianza interna alla Montagnola. Un potenziamento che, a questo punto, potrebbe essere finanziato con parte dei 98mila euro stanziati per Bologna dal Viminale, nell’ambito della campagna Scuole sicure in cui veniva chiesto alle Amministrazioni interessate anche di indicare i plessi dove si sarebbero potute installare le telecamere. Su quel fronte, palazzo D’Accursio ha glissato, comunicando che il fondo sarebbe stato utilizzato per ‘assumere’ nuovi cani anti-droga per la municipale. Sempre al Comune, è stato chiesto di fare una valutazione sulla funzionalità delle entrate del parco, per concertare poi insieme quali cancelli tenere aperti e in che fasce orarie.

Un piano d’azione ancora ‘a tempo determinato’ che il Comune ha approvato, ma con riserva, soprattutto perché, come si dice, la coperta è corta e le camionette dell’esercito, per piantonare la Montagnola, dovranno essere spostate da altri punti sensibili, almeno nelle ore notturne. Ossia, da San Petronio e dalla Sinagoga. «Consideriamo un buon inizio l’esito della riunione in Prefettura – spiegano da palazzo D’Accursio –, ma non risolutivo. Ci aspettavamo e avevamo sempre chiesto un presidio da parte delle forze dell’ordine che fosse fisso: una presenza costante, ma a piedi e con le unità cinofile dentro e all’esterno del parco. Resta chiaro che questo intervento non dovrà sguarnire altre zone particolarmente a rischio della città».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro