NICOLA BIANCHI E LUCA ORSI
Cronaca

Movida Bologna, giovani ‘fotosegnalati’ dalla polizia: scoppia la polemica

Incontro tra i consiglieri critici di Pd e Coalizione civica con il questore, pronti i dossier dei casi sospetti. Santori cerca di mediare

Rissa a Bologna

Rissa a Bologna

Bologna, 22 febbraio 2022 - Faccia a faccia tra il questore Isabella Fusiello e i sei consiglieri comunali di maggioranza (Pd e Coalizione civica) che sui social avevano espresso preoccupazioni per le procedure – a caldo definite di "fotosegnalamento" – a carico di gruppi di giovani da parte di polizia e carabinieri durante i controlli nelle zone della movida teatro nei mesi scorsi di risse e aggressioni. I chiarimenti ci sono stati. Ma le "preoccupazioni" dei consiglieri restano. "Abbiamo ribadito le ragioni della nostra presa di posizione contraria al metodo della foto-identificazione preventiva", affermano Detion Begaj, Mattia Santori, Simona Larghetti, Meri De Martino, Siid Negash e Giacomo Tarsitano.

Movida selvaggia Bologna, 'fotosegnalazioni' già da Capodanno. La sinistra si divide

Il questore ha descritto scenario, ragioni e modalità alla base degli interventi di prevenzione. E ha "mostrato la disponibilità a ricevere nostre segnalazioni in merito a eventuali condotte anomale degli agenti impegnati nel servizio". I consiglieri invierannoal questore una sorta di dossier con le segnalazioni ricevute. Perché "riteniamo che debba essere fatto il massimo sforzo per evitare incomprensioni e timori da parte dei ragazzi, soprattutto minorenni, che si trovano a essere identificati".

I consiglieri auspicano che, al prossimo tavolo per l’ordine pubblico "le nostre riflessioni trovino spazio per contribuire a un clima più sereno e a un miglioramento delle azioni preventive in essere". Si vuole "evitare che l’attività delle forze dell’ordine possa essere vissuta da giovani e famiglie come una schedatura generalizzata per età".

In ogni caso, commenta Santori, intervenendo in consiglio comunale, "sembra che questa attività abbia svolto una funzione di deterrenza oltre che di raccolta dati. La stessa questura ritiene che l’operazione è e deve essere temporanea".

Da Italia viva, Ernesto Carbone plaude all’azione della questura. "A una parte di sinistra, la solita, piace parlare dei problemi senza risolverli. Ma per la sicurezza dei bolognesi bisogna fare di tutto. Un po’ meno ideologia e un po’ più di concretezza. Mi auguro che la questura prosegua su questa strada".

Ogni fine settimana, commenta Manuela Zuntini (FdI), la "mala movida tiene sotto scacco intere aree del centro". Ma "la preoccupazione di alcuni consiglieri di maggioranza è mettere in discussione l’azione delle forze dell’ordine volta a garantire l’ordine pubblico".

Secondo FdI "il Comune deve contribuire alla sicurezza della città con i suoi strumenti e sostenere le forze dell’ordine, non contestarne l’azione di controllo". Le forze dell’ordine "fanno un lavoro intenso per tutti noi. Andrebbero aiutate e sostenute, non accusate – afferma Matteo Di Benedetto (Lega) –. Pare che ora Santori e gli altri colleghi se ne siano resi conto. La prossimo volta consiglio di chiedere prima e non dopo aver attaccato la polizia".