Movida Bologna: pronta la task force, ecco la strategia per bloccare risse e caos

Dopo i fatti del Pratello, il piano studiato in Prefettura: interventi interforze per agire in maniera tempestiva sulle segnalazioni dei cittadini

Scene di movida a Bologna, frame dei video postati sui social

Scene di movida a Bologna, frame dei video postati sui social

Bologna, 9 febbraio 2022 - Un piano d’azione per gestire le ‘emergenze’ nelle zone della movida. Con interventi congiunti delle forze dell’ordine e della polizia locale, per rispondere in maniera tempestiva alle segnalazioni dai cittadini.

Scene di movida a Bologna, frame dei video postati sui social
Scene di movida a Bologna, frame dei video postati sui social

È stato delineato ieri mattina a palazzo Caprara, nel corso del primo tavolo settimanale per il monitoraggio del fenomeno, alla presenza dei capi di gabinetto di sindaco, Questura e Prefettura e di rappresentanti di Arma e Finanza.

Un summit più che atteso, in particolare dopo i fatti ‘agitati’ dell’ultimo weekend, con la festa di compleanno sotto le finestre del commissariato del Pratello e il caos in via Zamboni dove, come emerso da un nuovo video pubblicato su TikTok, il ‘divertimento’ dei ragazzi è sfociato anche in danni alle auto, con una macchina a cui è stato distrutto il lunotto posteriore.

Di qui, la necessità della nuova strategia messa a punto ieri mattina. Per capire la novità, bisogna prima sapere come funziona, quotidianamente, il controllo del territorio. In sostanza, la città è divisa in diversi quadranti, su cui operano, a turno, polizia e carabinieri.

Quindi, di norma, se arriva una chiamata al 113 per un intervento in zona universitaria, che in quel giorno è, ad esempio, gestita dai carabinieri, la centrale operativa della Questura inoltrerà la richiesta di intervento ai militari dell’Arma. Il sistema, nella gestione ordinaria del territorio, funziona bene. Ma in caso di emergenza, di grandi assembramenti notturni o, mettiamo, di una rissa, in cui è necessario intervenire con la massima tempestività, questo ‘passaggio di consegne’ può creare dei rallentamenti.

Di qui, l’indirizzo stabilito di muoversi, in caso di situazioni di particolare gravità, con interventi interforze, che vedano coinvolta anche la polizia locale. Così da garantire una risposta più tempestiva possibile e aumentare le forze in campo in caso di circostanze ‘eclatanti’ segnalate.

Inoltre, in vista della bella stagione e del ritorno alla vita di parchi e giardini, la Prefettura sta valutando, come accade già in altre città, di avere anche a Bologna le unità di polizia e carabinieri a cavallo. Uno strumento in più per il controllo delle aree verdi cittadine, che con le prime belle giornate tornano ad essere affollate di ragazzi e famiglie in cerca di relax, ma anche di malintenzionati.

Alla finestra, in attesa che queste progettualità vengano attuate e diano i risultati sperati, ci sono i residenti. "Staremo a vedere quello che succederà", è il commento di Andrea Bergonzini, del comitato di piazza San Francesco. "Anche il nostro, come gli altri comitati del centro, ha avviato una collaborazione con l’Amministrazione comunale, nel tentativo di risolvere le problematiche che ci affliggono da anni, in particolare in vista della primavera, quando la situazione in termini di disturbo della quiete, si fa più critica – spiega –. Speriamo che quanto visto sabato, sotto le finestre del commissariato, sia solo un fatto isolato. Staremo a vedere cosa succede".

Oggi, intanto, il sindaco Matteo Lepore ha convocato i gestori dei locali di piazza San Francesco, via del Pratello e via Petroni, per il primo di tre incontri in cui "coinvolgerli attivamente nei progetti che abbiamo per la gestione della notte", come ha annunciato il primo cittadino.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro