
Lo Scout Speed installato sull’auto della polizia municipale
Bologna, 13 marzo 2017 – Non si arresta l’aumento delle multe comminate da Scout Speed, il sistema montato sulle auto della polizia municipale. ‘Invisibile’ e per questo molto temuto dagli automobilisti. Dalle 1.858 sanzioni del 2015 si è passati alle 3.815 del 2016. Un dato otto volte quello iniziale (del 2014) che parlava di 470 multe elevate. Insomma, la scure sugli automobilisti continua. Mettici gli autovelox, mettici Scout Speed, i verbali crescono. Anche quelli pagati, ma solo in termini numerici, perché il rapporto invece è in leggera flessione: nel 2016 sono stati 1.876 su 2.203; nel 2015 furono 1.447 su 1.715.
Il conto è semplice, l’anno scorso 327 persone non hanno pagato. Ma il Comune continua a incassare di più: nel 2016 l’incasso è stato di 257mila 422 euro, contro i 205.920 euro del 2015. In due anni siamo a quasi cinque volte l’incasso iniziale (54.777 euro nel 2014).
Quali sono le zone più colpite? Sempre le stesse: il sistema viene consapevolmente utilizzato sulle direttrici a più alto tasso di incidentalità, a mo’ di prevenzione. Tra le altre ci sono via Cristoforo Colombo, via del Terrapieno, via Ferrarese, via Larga, via Lepido, via Marco Polo, via della Fiera, via San Donato, viale Gandhi, viale Togliatti e viale Sabena. Tutte strade ad alto scorrimento e che non perdonano il piede pesante sul pedale.
L’ammontare delle multe è severo: 41 euro per uno sforamento entro i 10 chilometri orari, 169 euro tra i 10 e i 40, 532 euro tra i 40 e i 60 e 829 euro oltre i 60. Per la Lega l’obiettivo del Comune con Scout Speed – utilizzato in varie città, con pioggia di ricorsi continua, anche a Bologna – è solo fare cassa. «L’amministrazione Merola continua a usare le sanzioni stradali per quello scopo – afferma la consigliera comunale Lucia Borgonzoni –. Lo si capisce dall’aumento che si verifica di anno in anno. Non è che gli automobilisti guidino sempre peggio o in modo più spericolato: si tratta di una politica sul rimpinguare le casse comunali gestite male. Il Pd pensa di rimediare così».
Invece, rincara la Borgonzoni – «servirebbe una migliore gestione delle risorse pubbliche, senza mettere sempre le mani in tasca ai cittadini. Del resto, per essere sicuri di portare a casa delle sanzioni, Scout viene fatto girare nelle strade di percorrenza ‘più veloce’, visto che sono le più ampie e dove è più facile vi siano sorpassi».