San Giovanni in Persiceto, malore in piscina. E' morto il 15enne

Il ragazzino era svenuto in acqua durante la festa di un amico

Jawad Arshad, il ragazzo di origine pakistana di 15 anni, era residente a Calderara con la sua famiglia

Jawad Arshad, il ragazzo di origine pakistana di 15 anni, era residente a Calderara con la sua famiglia

Bologna, 31 luglio 2018 – Non ce l’ha fatta Jawad Arshad, il ragazzo di origine pakistana di 15 anni di Calderara, che aveva perso conoscenza durante una festa privata con gli amici a San Giovanni in Persiceto lo scorso mercoledì pomeriggio. Festa che era stata organizzata in una casa con piscina di un suo amico. Il giovane è morto ieri all’ospedale Maggiore di Bologna dove era ricoverato in condizioni disperate dal giorno in cui si era sentito male mentre faceva il bagno.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la morte del ragazzo sarebbe infatti dovuta a un improvviso malore mentre stava nuotando. Ipotesi che potrebbe essere confermata nei prossimi giorni. I carabinieri hanno comunque aperto un’inchiesta e compiuto gli accertamenti del caso. Ora, alla luce della sua morte, non si escludono ulteriori approfondimenti d’inchiesta per arrivare alla conferma definitiva della causa di morte.

Il ragazzo che avrebbe compiuto 16 anni nei prossimi giorni, aveva quattro fratelli e due sorelle, frequentava le superiori a San Giovanni in Persiceto, all’Archimede, ed era – come riferiscono alcuni suoi familiari – un ragazzo rispettoso e ben integrato. Tanto da avere numerosi amici anche a San Giovanni in Persiceto. Jawad infatti si era appunto trovato con un gruppo di coetanei per festeggiare un compleanno a casa di un amico. E durante il bagno aveva perso i sensi finendo sott’acqua.

Subito era stato soccorso dagli amici con l’immediato allarme dato al 118. Sul posto, in pochi minuti, sono arrivati l’ambulanza e l’elisoccorso dell’ospedale Maggiore assieme ai carabinieri della stazione di Persiceto. Vista la gravità della situazione l’elicottero aveva portato il giovane in ospedale, in codice rosso, quello di massima gravità.

Una tragedia che ha colpito un ragazzo che, fino a quel momento, pare non avesse mai avuto gravi problemi di salute. «Jawad – ricorda brevemente Saad, uno dei suoi fratelli – nel tempo libero stava spesso a casa e usciva solamente una volta alla settimana. Aveva un carattere tranquillo, era appassionato di calcio e la su squadra del cuore era il Barcellona».

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