MASSIMO SELLERI
Cronaca

L’omelia di Zuppi: “Natale è una buona notizia, perché ci libera da una vita esibita e finta”

L’arcivescovo ha celebrato la nascita di Gesù Bambino in stazione e nella basilica di San Pietro: “Dio entra nella nostra vita tutti i giorni e ci entra nell’incontro con chi è anonimo e nei luoghi dove sembrerebbe non ci sia nulla di santo”

Bologna, 25 dicembre 2023 – Dal Natale "panettone" al Natale che cambia la vita. E' il percorso che il cardinale Matteo Zuppi ha invitato a fare nella notte del 24 dicembre, lungo via Indipendenza, dalla stazione di Bologna alla Basilica di San Pietro, nei due luoghi dove ha celebrato la nascita di Gesù Bambino. “Natale ci chiede di uscire e di aprire le nostre case e i nostri cuori - ha spiegato l'arcivescovo -. A Natale a Bologna ci sono due cattedrali. Quella di San Pietro che sta anche facendo i conti con qualche aggiustamento e poi c’è quella dell’androne della stazione, che è la dimora di tanta gente che una casa non ce l’ha. La cosa che mi sorprende sempre è che queste due cattedrali si mescolano e ci insegnano ad essere santi tutti i giorni. Stare a fianco di chi non trova posto, vivere con loro la difficoltà del freddo significa ripercorrere l’esperienza di Greccio dove mille anni fa è nato il presepe in una grotta poco accogliente scelta da San Francesco. Dio entra nella nostra vita tutti i giorni e ci entra nell’incontro con chi è anonimo e nei luoghi dove sembrerebbe che non ci sia nulla di santo".

L'omelia di Natale di Zuppi in San Pietro (FotoSchicchi)
L'omelia di Natale di Zuppi in San Pietro (FotoSchicchi)

Un incontro che dà un senso alla nostra esistenza e che ci mi mette nella prospettiva di uscire dalla logica del male che spesso si nasconde dietro i buoni propositi. "La povertà di Dio ci fa sentire pieni di amore - conclude il porporato -, non perché forti, risolti, puri e perfetti, ma perché amati e basta. Questa è la grandezza impagabile del Dio che salva, mentre gli uomini condannano ed esaminano. Se pieghiamo tutto al nostro io pieghiamo il Natale ad una ondata di buoni sentimenti, spesso in modo poco utile a volte in modo offensivo se confrontati con quelli di tutti i giorni. Un Natale panettone spiritualmente rassicurante in una vita dove poi conta veramente solo il materiale non fa nascere nulla di nuovo perché ci lascia così come siamo e, anzi, qualche volta ci porta ad essere ancora più duri. Dio affronta i problemi e non li evita: viene per affrontare con noi il problema che tutti noi abbiamo della fragilità ed è per questo che nasce dove c’è il male. Natale è una buona notizia perché ci libera da una vita esibita, finta, che pensa di avere sempre tempo e infinite possibilità, una vita che ha ma non è per darci una vita dove amiamo perché amati".

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