’Natura Docet’: in Pinacoteca un viaggio tra capolavori fioriti

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Quante mostre si potrebbero fare dalla collezione permanente di un museo? Infinite, pare essere la risposta giusta. Perché tra i dipinti, tra le sculture, tra le tante opere presenti, si annida sempre una tematica particolare, un’ispirazione che diventa pensiero di un’epoca ma anche una piccola ossessione da rincorrere perché è passione contemporanea. Ecco dunque che la Pinacoteca da oggi (fino al 15 maggio) propone un percorso che s’incrocia con la bellezza dei fiori, proprio in occasione della 25° edizione di Giardini&Terrazzi al via il 6 maggio. Si intitola ’Natura Docet. Il significato simbolico dei fiori nell’arte’, la passeggiata attraverso i secoli e l’arte sacra o profana, in cui soffermarsi davanti ai quadri della Pinacoteca che ritraggono elementi floreali e leggere, inquadrando un qr-code significato e storia. Si parte dal Maestro fiammingo del XV secolo della ’Madonna col bambino in un roseto’ nella sala 9 e si passa all’’Annunciazione’ di Ludovico Carracci in sala 23 per incontrare poi Guido Reni della ’Pala della Peste’ nella sala 24 e via via il Tiarini, Daniel Seghers e Quellinus II Erasmus, Donato Creti, Crespi e il Domenichino nella splendida pala della ’Madonna del Rosario’ destinata all’altare che fronteggiava la Santa Cecilia di Raffaello: la cascata di rose bianche e rosa non è puro ornaento, ma evidente riferimento alla pregiera del Rosario. Il percorso, in collaborazione col Club Inner Wheel Valsamoggia-Terre d’Acqua prosegue a Palazzo Pepoli Campogrande con il dipinto ’Ghirlanda di fiori e farfalle’ di Giovanni Stanchi e due affreschi del Crespi nellla sala delle Stagioni e in quella dell’Olimpo. Si accede al percorso col biglietto per la Pinacoteca a 6 euro (ridotto 2 euro).

Benedetta Cucci

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