No alle battaglie sulla parità di genere

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Francesca

Scarano*

Non è facile tradurre in parole la passione che nutro nei confronti della politica, un amore presente da sempre in me e che svolgo con costanza e determinazione. Essere una donna della Lega in politica è un’esperienza davvero unica perché le donne per la Lega non sono un genere o un sesso titolare di particolari questioni e di specifici diritti, ma si arriva per la capacità di lavorare per migliorare il proprio territorio e questo è uno dei criteri-cardine per potersi candidare. Ho sempre meritato gli obiettivi raggiunti nel mio percorso professionale e politico e mai preteso nulla per il mio genere. Anzi mi irrita il cercare posizioni solo per garantire la parità di genere. Laddove vi siano disparità queste vanno contrastate, ma solo per garantire la presenza delle migliori competenze. La battaglia – per la declinazione al femminile degli incarichi: assessora, sindaca ecc.. non ci interessa così come l’idea di imporre una parità assoluta tra uomo e donna: perché i ruoli sono distinti e ci sono cose che le donne fanno meglio e cose più adatte agli uomini. Questo non vuole dire che non c’è attenzione al tema: il momento di isolamento che ha portato le donne a vivere situazioni particolari e a gestire lavoro e famiglia è stato oggetto di un mio ordine del giorno che auspico verrà presto discusso in consiglio comunale. Ma al di là delle mie parole parlano i fatti: in Lega non possiamo certo lamentare – almeno a Bologna – una scarsa attenzione verso le donne. In consiglio comunale siedono tre donne ed un uomo.

*Capogruppo della Lega

in consiglio comunale

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