Nodo, primo tratto a doppio senso di marcia

A breve l’apertura anche della corsia che da Bologna porta a Rastignano. La preoccupazione del centrodestra per il limite di velocità

Nodo, primo tratto a doppio senso di marcia

Nodo, primo tratto a doppio senso di marcia

Il doppio senso di marcia del primo tratto del Nodo di Rastignano, ovvero quello che va dalla rotonda del Dazio a Rastignano (Pianoro) passando per il Trappolone (San Lazzaro) dovrebbe essere aperto a breve, dopo anni di richieste da parte di cittadini, comitati e opposizioni locali. Si sta ultimando la posa delle ultime segnaletiche orizzontali e verticali, ma è già polemica. A parlarne sono i consiglieri leghisti Matteo di Benedetto (Bologna) e Alessandro Russo (Rastignano): "Sulla bretella dal Trappolone a via del Dazio in questi giorni sono stati posizionati cartelli di limite di velocità ai 30 chilometriorari. Si tratta di una delle principali vie di uscita da Rastignano, nonché di una delle arterie di collegamento dell’area. I 30 kmh lì non hanno senso: si rischia di paralizzare una parte della provincia senza ragioni di mobilità che lo giustifichino". I due del Carroccio, poi, proseguono: "Non sono indicate in maniera chiara le motivazioni di questa scelta. Abbiamo deciso quindi di depositare interrogazioni e accessi agli atti, perché urge fare chiarezza. Che sia un assaggio di ’città30’ o che sia semplicemente una scelta discutibile, l’amministrazione deve delle risposte ai cittadini di Rastignano, Bologna e San Lazzaro e a tutti gli utenti di questo tratto".

La scelta, secondo gli esponenti di centrodestra, rischia in sostanza di essere frutto "della visione ideologica della sinistra contro coloro che per necessità usano l’automobile, come quelle che vediamo ogni giorno a Bologna".

"La mobilità, invece, ha bisogno di scelte strategiche e di infrastrutture che connettano in maniera efficiente le diverse aree della nostra provincia, come per esempio il completamento del Nodo di Rastignano, che come Lega chiedevamo da anni e che finalmente sta vedendo la luce – proseguono di Benedetto e Russo –. Servono strade e connessioni veloci per evitare ore e ore di ingorghi e permettere scelte di mobilità alternativa, garantendo spostamenti più rapidi e minore consumo di carburante. E’ il tempo delle scelte strategiche coraggiose, non dei posizionamenti ideologici".

A rispondere è l’assessore alla Mobilità, Luca Melega, del Comune di San Lazzaro, tra le tre comunità attraversati dal primo stralcio del Nodo che, fino ad ora, era percorribile solo da Rastignano a Bologna: "Abbiamo fatto il sopralluogo proprio oggi (ieri, ndr) – spiega Melega –. I cartelli comparsi sono stati installati dall’impresa esecutrice a seguito di ordinanza della Città Metropolitana che prevede l’apertura ai soli mezzi di cantiere della bretella in direzione sud. Ciò al fine di mettere in sicurezza l’ingresso al cantiere situato sulla rotatoria da parte dei previsti numerosi mezzi pesanti. Si tratta di misura temporanea limitata alla durata del cantiere".

Zoe Pederzini

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