"Non ci fermiamo, la sagra dell’asparago si farà"

Il presidente Cesari: "Stiamo pensando a una manifestazione itinerante, in ristoranti anche fuori regione, da giugno a dicembre"

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"Non ci arrendiamo e stiamo lavorando affinché si svolga ugualmente la 51° sagra dell’asparago Igp di Altedo. L’idea è organizzare una manifestazione itinerante, da giugno a dicembre. La manifestazione farà tappa in ristoranti anche fuori regione e pensiamo pure a un evento in piazza. Prima di fissare le date vogliamo avere ben chiare le regole da osservare e ottenere tutte le autorizzazioni". Il presidente del comitato sagra e del consorzio dell’asparago Gianni Cesari sta studiando una nuova formula per organizzare comunque un appuntamento storico per la Bassa e non solo.

Il 2020, a causa del Coronavirus, sarà ricordato come uno degli anni peggiori per la produzione del tradizionale ortaggio. "La difficoltà a reperire manodopera specializzata – spiega Cesari – ha causato perdite del 20 per cento sul prodotto di qualità. L’asparago va raccolto in giornata se no sfiorisce e diventa scarto. Non solo, pur non essendo più buono, va comunque raccolto, aggiungendo ulteriori disagi all’agricoltore. Con così poca manodopera disposizione non se ne pssono raccogliere più di 25 chili al giorno, e basta un caldo appena oltre la soglia per fare sfiorire il prodotto in poche ore. La raccolta sta andando avanti anche in questi giorni, ma le perdite delle settimane precedenti hanno lasciato il segno".

Cesari non si abbatte: "Continueremo la promozione del prodotto con una sagra itinerante". Il non aver potuto organizzare la manifestazione nel centro di Altedo, ha causato una perdita economica. "Gli incassi – prosegue Cesari – vanno investiti nella pubblicità e, oltre al fattore economico, non aver potuto allestire la sagra, ha comportato un danno d’immagine. Contiamo di recuperare la situazione con una festa che faccia tappa nei migliori ristoranti d’Italia. Pensiamo, ad esempio, di andare anche a Torino". Il principe verde, così viene chiamato l’asparago di Altedo, punta anche all’estero: "Continueremo a proporlo in Russia, coem abbiamo già fatto, e in altre Paesi esteri. Inoltre proseguirà la sperimentazione sulle coltivazioni per migliorarle e renderle così più efficaci. Come presidente del consorzio, oltre che del comitato sagra, devo salvaguardare la produzione tra il Bolognese e il Ferrarese".

Matteo Radogna

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