REDAZIONE BOLOGNA

Note ibride tutte da scegliere

Il Bologna Jazz Festival presenta una variegata offerta musicale con artisti di fama internazionale, tra cui il Donald Harrison Quartet e la sassofonista Nubya Garcia. Imperdibili appuntamenti per gli amanti del jazz e della sperimentazione musicale.

Note ibride tutte da scegliere

Il Bologna Jazz Festival presenta una variegata offerta musicale con artisti di fama internazionale, tra cui il Donald Harrison Quartet e la sassofonista Nubya Garcia. Imperdibili appuntamenti per gli amanti del jazz e della sperimentazione musicale.

Ibridazioni tra jazz, tradizione colta europea e una discreta messe di realtà extra jazzistiche: il Bologna Jazz Festival annuncia altri rendez-vous per chi si senta preparato all’ascolto di suoni genuinamente urbani, versatilità pervasiva in linea con i nostri tempi. È quanto accade stasera (21.30) al Mast di via Speranza, ribalta per il Donald Harrison Quartet con il leader al sax alto e voce, Dan Kaufman (pianoforte), Nori Naraoka (contrabbasso) e Joe Dyson (batteria): ballad tra suoni afro-americani e caraibici. Harrison è cresciuto musicalmente accanto ad Art Blakey, Roy Haynes, collaborando con Terence Blachard ed Eddie Palmieri. Al Locomotiv (ore 21) luci sulla sassofonista inglese Nubya Garcia (nella foto) autrice di ’Nubya’s 5ive’, disco premiato con la nomina per il Best Jazz Album of The Year ai Gilles Peterson’s Worldwide Awards (2017). Concerto in chiave afro-beat, con assoli tenui e fraseggi mai scontati nell’esecuzione della leader accompagnata da Daniel Casimir (contrabbasso), Lyle Barton (pianoforte e tastiere) e Sam Jones (batteria). Al Camera Jazz & Music Club (ore 22) riflettori per il Ferenc Nemeth Trio: sul palco con il leader batterista e la guest star al sax tenore il pianista Tzumo Arpad. In Cantina Bentivoglio (ore 22) il quartetto del batterista Marcello Molinari accoglie il trombettista Arne Hiorth, étoile di profilo globale, detentore dello Spellman Award For Jazz. Gli altri sono Andrea Ferrario (sax tenore), Claudio Vignali (pianoforte) e Stefano Maimone (contrabbasso).

Gian Aldo Traversi