Nuovo polo chirurgico al Sant’Orsola: inaugurati 150 posti letto. Minuto di silenzio per le vittime di Suviana

La presentazione del padiglione 5 del Policlinico, dedicato alle malattie digestive, i cui lavori sono stati ultimati dopo tre anni. Prima della cerimonia la direttrice Chiara Gibertoni ha voluto ricordare le persone che hanno perso la vita nell’esplosione della centrale elettrica di Bargi

I nuovi spazi del polo chirurgico collocato nel padiglione 5 del Sant'Orsola

I nuovi spazi del polo chirurgico collocato nel padiglione 5 del Sant'Orsola

Bologna, 15 aprile 2024 – Dopo tre anni di lavori è stato inaugurato  il  Polo chirurgico, delle malattie digestive, trapianti e emergenze del Policlinico di Sant’Orsola con 150 posti letto, completamente modernizzati. Si completa  così la riqualificazione delle ali A e B del padiglione 5 per un investimento complessivo di 16,3 milioni di euro, con risorse finanziate dalla Regione e dell’Università di Bologna. L’inaugurazione del nuovo polo si è aperto con un minuto di silenzio nel ricordo delle vittime dell’esplosione della centrale di Suviana.

I volumi di attività relativi al Polo riguardano, ogni anno, 14.500 pazienti, 7.560 interventi chirurgici, 80.500 accessi in Pronto Soccorso, 53.000 indagini radiologiche, 102.000 prestazioni ambulatoriali, 22.000 prestazioni endoscopiche. Dotato di 389 posti letto di cui 28 di terapia intensiva.

I lavori del padiglione 5 erano iniziati a settembre 2021, in piena emergenza Covid, e all’inizio dello scorso anno erano stati consegnati i primi posti letto. Alla luce delle competenze e dell’esperienza sviluppate durante le fasi più acute della pandemia, per ogni blocco di degenza è prevista una camera con filtro di ingresso con due isolamenti oltre al ricambio dell’aria con pressioni differenziate che possono essere regolate all’occorrenza.

I nuovi spazi sono pensati con soluzioni distributive e impiantistiche all’avanguardia. Le camere da uno o due posti letto con servi igienici dedicati e letti elettrificati con arredi funzionali integrati. A tutela anche della salute degli operatori sarà possibile movimentare i pazienti con più facilità grazie moderni sistemi di movimentazione e sollevamento integrati nelle stanze.

La riqualificazione delle ali A e B del Policlinico fa parte del progetto di ammodernamento annunciato alla fine del 2021 per cui sono stati stanziati oltre 280 milioni di investimenti complessivi comprese attrezzature.

Gli obiettivi: garantire sempre di più cure e terapie all’avanguardia, mettere al centro la sostenibilità e puntare sull’innovazione. Quindi  realizzazione di sei padiglioni completamente nuovi, la riqualificazione di otto padiglioni esistenti, un piano per la viabilità sotterranea delle merci e il ripensamento del polo nel suo complesso come ‘ospedale nel parco’ all’interno della città di Bologna. Questo progetto comprende anche la riqualificazione del Padiglione 2 e la destinazione degli spazi all’area oncologica e del paziente anziano e fragile ora possibili grazie ai nuovi spazi rifunzionalizzati al padiglione 5.

“Restituiamo ai lavoratori e ai cittadini, in soli tre anni, uno dei complessi edilizi più articolati del nostro ospedale. Gli operatori trovano un ambiente di lavoro migliore e più sicuro, i pazienti e i loro cari un luogo di cura più confortevole –  dichiara Chiara Gibertoni, direttrice generale del Policlinico Sant’Orsola -. Avviare questi lavori è stata una scelta difficile in un momento complesso, quello della pandemia. Ma l’obiettivo, perfettamente raggiunto, era quello di accelerare in questo ammodernamento, avvicinando alcuni percorsi strategici e ospitarli insieme ad altre funzioni specialistiche e all’emergenza. La rivoluzione del Sant’Orsola si caratterizza per un vero e proprio effetto domino: con questa inaugurazione liberiamo spazi al padiglione 2, che ospiterà presto l’attività chirurgica di bassa e media complessità ma soprattutto raggrupperà le funzioni dedicate al paziente fragile e cronico, per rafforzare la continuità della relazione dell’assistenza dal ricovero al domicilio: una prospettiva centrale per questo ospedale.

All’inaugurazione del padiglione 5 anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il rettore di Unibo, Giovanni Molari, l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, l’assessore comunale al Welfare, Luca Rizzo Nervo.

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