Bologna, in 31 nella stessa casa. Sgomberati dalla municipale

Gli stranieri erano ammassati in un casolare di Castello d’Argile in condizioni igieniche pessime. È intervenuto il sindaco

La polizia municipale davanti al casolare

La polizia municipale davanti al casolare

Bologna, 15 giugno 2018 - Trentuno pakistani abitavano in un casolare dove risultava esserci un solo straniero e, per di più , in condizioni igieniche e sanitarie al limite. Al punto che il sindaco di Castello d’Argile, Michele Giovannini, è stato costretto a firmare l’ordinanza di sgombero con l’intervento di carabinieri, polizia municipale dell’Unione Reno Galliera e sanitari dell’Ausl. I 31 pakistani lavoravano tutti per un’azienda del territorio e sono stati scoperti a causa dell’abbandono dei rifiuti. Ad Argile, infatti, c’è il porta a porta della spazzatura e gli stranieri smaltivano tutto nella zona industriale e nei fossi.

Il Comune ha cercato i colpevoli e, alla fine, è arrivato a un casolare dove tutt’intorno c’erano cumuli di rifiuti alti due metri con i topi che si aggiravano nel giardino. Il sindaco Giovannini prima ha costretto i pakistani a pagare un camion di Hera per portare via la spazzatura, poi ha voluto vederci chiaro sul numero di persone all’interno dell’edificio. Il casolare risultava affidato in comodato gratuito a una persona, ma, a seguito di un blitz della polizia municipale, sono stati scoperti 31 pakistani. L’impianto fognario, inoltre, scaricava i reflui nel retro della casa. Insomma, una situazione sanitaria insostenibile e pericolosa. Le indagini, fra l’altro continueranno: alcuni dei pakistani hanno riferito di pagare un affitto. Il primi cittadino racconta: «Tutto è cominciato da segnalazioni di cittadini legate all’abbandono di rifiuti ed alla presenza di gruppi di persone che andavano e venivano da quella abitazione. Ad una prima verifica, dopo aver riscontrato la presenza di molti rifiuti abbandonati nel giardino, abbiamo preteso che venissero smaltiti in modo adeguato. Successivamente, in seguito all’incontro avvenuto in sede di ‘Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica’ presso la prefettura, abbiamo attivato una serie di controlli e verifiche rivolti ad alcune situazioni presenti sul territorio. Su questa abitazione siamo intervenuti riscontrando una condizione gravissima ed inaccettabile».

Di conseguenza ha firmato un’ordinanza ‘contingibile ed urgente’: «L’edificio è stato dichiarato inabitabile con conseguente sgombero degli occupanti per gravi carenze igienico-sanitarie e di sicurezza dell’immobile – conclude –. Non possiamo permettere che ci siano persone che vivono in queste condizioni e, allo stesso tempo, dobbiamo sapere chi vive nel nostro territorio».

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