Ok al Passante verde, tutto in un mese

La settimana prossima previsto il via libera dei Comuni di Bologna e San Lazzaro. Poi toccherà il 18 gennaio alla Conferenza dei servizi

Migration

di Paolo Rosato

E’ tutto pronto per il gran finale dell’iter autorizzativo del Passante ‘di nuova generazione’: i Consigli comunali di Bologna e San Lazzaro daranno il loro ok alla localizzazione urbanistica dell’opera rispettivamente il 27 e il 29 dicembre, la prossima settimana. Due passaggi fondamentali che devono andare a dama per potere arrivare, tutti insieme, alla Conferenza dei servizi a Roma del 18 gennaio 2022. Sarebbe cosa buona e giusta, dal punto di vista degli enti locali e anche per il ministero della Mobilità sostenibile, che il Piano regionale integrato dei trasporti (Prit) in discussione in viale Aldo Moro venga approvato. Ma la Regione ha fugato ogni dubbio: il Prit non è un documento vincolante per il Passante.

Intanto si va avanti, Bologna e San Lazzaro sperano di non avere intoppi per poter deliberare il nuovo progetto del Passante entro fine anno, come concordato con la Regione Emilia-Romagna, il ministero della Mobilità e delle Infrastrutture e Autostrade per l’Italia, che sulla grande opera mette tanti soldi. Ieri l’assessore regionale Andrea Corsini è stato ancora una volta molto chiaro: "Ho sentito parlare di fretta nell’approvare il Prit in questa seduta perchè il 18 gennaio la Conferenza dei servizi indetta dal ministero dovrà chiudere la fase istruttoria sul Passante di Bologna e passare poi alla fase operativa. Non è vero – ha puntualizzato il titolare della Mobilità –. Perché la Conferenza dei servizi si concluderà positivamente a prescindere dall’approvazione del Prit. Non c’è nessun nesso, neanche dal punto di vista legislativo, tra le due cose", ha sottolineato ancora l’assessore.

Insomma, la Regione come i Comuni interessati vuole chiudere al più presto la partita, anche perché nel 2022 potrebbero esserci i primi cantierini. I tempi sono maturi, di fatto dopo l’approvazione della Conferenza dei servizi, con relativa chiusura, di passerà alla fase di redazione del progetto esecutivo dell’opera, con l’apposizione del vincolo di pubblica utilità sul tracciato che porterà anche alla partenza delle lettere di esproprio vere e proprie. Cantierare nel 2022 è possibile, è nei piani di Palazzo d’Accursio, bisognerà poi vedere cosa deciderà di fare Autostrade in merito ai lavori, se indire una gara d’appalto o appaltare tutto a Pavimental, azienda sua controllata e leader del settore.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro