Omicidio del Pilastro, Listrani va in carcere

La Cassazione respinge l’ultimo ricorso e rende esecutiva la condanna a 12 anni dell’assassino che accoltellò il vicino di casa Nicola Rinaldi

Migration

È tornato in carcere, questa volta per scontare oltre undici anni di reclusione per omicidio volontario. Finisce così la vicenda di Luciano Listrani, 60 anni (foto), l’uomo che il 28 agosto 2019 uccise con una coltellata alla gola Nicola Rinaldi, 28 anni, suo vicino di casa in via Frati al Pilastro.

Il sessantenne confessò poche ore dopo, durante un lungo interrogatorio, spiegando che il gesto era avvenuto al culmine di una lite avvenuta sul pianerottolo del suo appartamento e legata a un credito che la vittima diceva di vantare con il genero dell’imputato.

Listrani rimase all’epoca in carcere otto mesi; fu poi condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 14 anni, poi scontati a 12 in Appello, quando gli furono riconosciute le attenuanti generiche prevalenti, benché sia stato mantenuto il titolo di reato di omicidio volontario. Condanna questa che è divenuta esecutiva lo scorso 10 maggio, quando la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del sessantenne. A quel punto, il provvedimento per la carcerazione di Listrani è stato trasmesso ai carabinieri di Reggio Emilia, città in cui nel frattempo questi si è trasferito e in cui stava scontando gli arresti domiciliari.

I militari dell’Arma, dopo averlo raggiunto a casa sua, gli hanno notificato il provvedimento e lo hanno scortato nel carcere di Reggio Emilia per l’espiazione della pena.

Detratto il periodo già scontato di nove mesi e tre giorni, al sessantenne rimangono in totale undici anni, due mesi e tre giorni di carcere.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro