PAOLO ROSATO
Cronaca

Passante Bologna, il programma dei lavori mese per mese

Si svela il progetto definitivo. Si parte nella seconda metà del 2023, prima tranche fino allo svincolo 6 Tanti i viadotti da buttare giù e rifare. Tre anni per il parco in San Donnino

Passante di Bologna, un rendering del parco sopra via Francoforte

Passante di Bologna, un rendering del parco sopra via Francoforte

Bologna, 14 giugno 2022 - Ci sono i nuovi arredi urbani spiegati al millimetro, tutte le cantierizzazioni e le modalità di realizzazione di ogni svincolo, gli aggiustamenti alle prime positive valutazioni d’impatto ambientale e anche i tempi dei quattro anni di lavori spiegati zona per zona, nel lungo progetto definitivo che da pochi giorni è nelle mani degli enti locali interessati. In testa il Comune di Bologna. Proprio il cronoprogramma desta molte curiosità, perché con gli atti definitivi – che il Carlino può esaminare grazie a un’interrogazione in Comune del gruppo di Fratelli d’Italia – tutto il piano di cantierizzazione studiato da Autostrade si mostra per la prima volta nel dettaglio. Saranno quattro anni intensi per il traffico cittadino, con la grande incognita della disponibilità dei materiali (il conflitto Russia-Ucraina non può che pesare) per rispettare un calendario così fitto. Un compito non semplice per chi eseguirà i lavori, i bolognesi vigileranno attentamente.

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I tempi

Sarà lo svincolo 6, quello di Castelmaggiore, uno dei primi punti interessati dalle ruspe. Assieme anche agli svincoli 3, 4 e 5, è infatti la prima tratta di tangenziale e autostrada (versante Nord) che si incontra leggendo il piano dettagliato dei primi mesi dell’‘Anno 1’, che a rigor di logica identifichiamo nell’intervallo 2023-2024. L’allargamento di quel tratto e di tutti gli anni compie un arco di quattro anni, identificabili rispettando le ultime dichiarazioni dei vertici di Aspi dal settembre 2023 ("I cantieri veri dovrebbero cominciare nella seconda metà del 2023", ha dichiarato il direttore Luca Fontana) alla fine del 2027, escludendo possibili ritardi. Differsicono però le tempistiche di intervento sui numerosi ponti, cavalcavia e sottovia. Nei primi due anni di cantieri verranno subito affrontati i lavori del sottopasso ciclopedonale di via del Triumviato e del viadotto di via Agucchi, mentre i lavori del sottovia di via Zanardi dovrebbero sconfinare fino al terzo anno. Importanti anche le realizzazioni del sottovia Corticellia (13 mesi tra i primi due anni), del sottovia Erbosa e soprattutto del viadotto autostradale al Navile, i cui lavori dovrebbero partire a fine 2024 per terminare poco più di un anno dopo, in linea con i lavori al sottovia Erbosa. Prima, Aspi dovrà effettuare una serie di bonifiche belliche e predisporre le aree di cantiere: il tutto dovrebbe compiersi entro l’autunno dell’anno prossimo.

Le sfide

Ovviamente il Passante comprenderà opere molto più complesse di altre. I ponti soprattutto, autostradali e ferroviari, che dovranno essere buttati giù e rifatti. Nel caso del viadotto sul fiume Reno i tempi delle varie fasi di cantiere attraverseranno quattro anni. Stessa sorte o quasi per il ponte sul Savena, che dovrebbe impiegare cinque o sei mesi in meno, e per la mastodontica galleria a San Donnino con parco verde sopraelevato, che secondo i piani di Autostrade dovrebbe essere realizzato in quindici fasi. L’arco temporale esatto sarebbe di 37 mesi. "La ’piazza belvedere’ – si legge nel progetto – è un vasto spazio quadrangolare pedonale, è il luogo in cui le diverse condizioni del fruitore nello spazio aperto vengono declinate nelle diverse forme e offerte: passeggiare, sostare, godere il paesaggio, attraversare. È la prima e più grande delle piazze (in tutto tre)". Da citare altre fondamentali realizzazioni come il sottovia Zambeccari (con nuovo sottopasso ciclopedonale per due anni di lavori a partire da inizio 2024), il viadotto al termine di via Massarenti (altri due anni nello stesso periodo) e a San Lazzaro il sottovia di via Caselle. I lavori della semi-galleria fonica alla Croce del Biacco dovrebbero cominciare invece alla fine del 2024 per concludersi un anno e mezzo più tardi.

 

 

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