Pellegrinaggio per la pace a San Luca domenica 13 marzo

Organizzato dal cardinale Zuppi: cattolici, greco-cattolici, ortodossi, ucraini, russi uniti nella preghiera. E alle 19 tutte le campane della città suoneranno

Monsignor Zuppi e l'icona della Madonna di San Luca (foto Schicchi)

Monsignor Zuppi e l'icona della Madonna di San Luca (foto Schicchi)

Bologna, 11 marzo 2022 - Pellegrinaggio al santuario di San Luca per la pace. L'appuntamento è per domenica 13 marzo alle 16 e a fare da guida sarà l'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi. La salita al colle della Guardia con visita all'amata icona della Vergine di San Luca è stato organizzato "per pregare tutti insieme per la pace e per la fine della guerra in Ucraina". La chiesa di Bologna ha invitato i fedeli cattolici, greco-cattolici, ortodossi, ucraini, russi e di tutte le comunità bolognesi. Il ritrovo è fissato alle 15.45 al Meloncello (in via Saragozza), mentre alle 16 inizierà la salita al Santuario, accompagnata dalla recita del Rosario e da canti in diverse lingue.

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All’arrivo al santuario i fedeli si raduneranno nel piazzale davanti alla Basilica e l’Icona della Madonna si affaccerà dalla loggia centrale. L’arcivescovo di Bologna insieme al vescovo Ambrozie, vicario per le parrocchie moldave del Patriarcato di Mosca in Italia, e altri rappresentanti delle comunità cattoliche e ortodosse presenti in città, alimenteranno con l’olio la lampada votiva che resterà accesa davanti all’Immagine. Al termine il Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano eseguirà alcuni canti.

Sarà inoltre offerto un ristoro dalle comunità ortodosse di San Basilio e di Gesso in collaborazione con le parrocchie di Zola Predosa. Alle 19 tutte le campane delle chiese di Bologna suoneranno a distesa come invito alla speranza e all’impegno per la pace.

"Saliremo a San Luca – spiega il cardinale Zuppi – assieme ai nostri fratelli ucraini e alle comunità cristiane ortodosse per affidarci all’intercessione della Vergine perché riconcili i suoi figli tra loro. Cammineremo assieme, unendoci spiritualmente al cammino di milioni di persone che cercano casa, protezione, futuro, accoglienza. Dalla preghiera nasce la solidarietà, per aiutare a uscire dall’inferno e regalare un poco di paradiso attraverso la nostra accoglienza, premura, sorriso. La pandemia della guerra chiede a tutti noi di essere uomini di pace, artigiani di fraternità sempre, fratelli nell’emergenza. E oggi l’unica preghiera, forte, è a Dio: “Fermali!” e agli uomini: “Fermatevi!". L’evento si svolgerà nel rispetto delle normative anticovid.

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